Ranieri ha sistemato la Roma
Meglio i bianconeri, dunque, numeri alla mano. Con quindici “clean sheet” a dodici, con ventotto gol incassati (come l’Inter, solo il Napoli sta facendo meglio) a trenta (peggio di uno rispetto anche all’Atalanta). Un divario derubricabile a dettaglio, però, se diluito lungo un campionato che – da agosto a oggi – ha già celebrato i tre quarti del suo calendario. Anche perché dagli esordi della Juventus di Motta e dalle versioni della Roma modellate da De Rossi prima e di Juric poi, come detto, di acqua sotto i ponti ne è passata a decalitri. Le statistiche della Roma, in particolare, risentono degli scadenti risultati raccolti nella prima parte di stagione, prima dell’avvento di Ranieri. L’aggiustatore che ha aggiustato, eccome, anche la retroguardia capitolina, consentendo alla squadra di inanellare sette successi di fila e a Svilar di raccogliere sei “clean sheet” nelle ultime sette partite. Merito di una delle grandi rivelazioni stagionali dei giallorossi tra i pali, merito di una difesa aggressiva e votata all’anticipo quando l’avversaria irrompe negli ultimi trenta metri.
La Juventus con Tudor
E la Juventus? Non è più guidata da un uomo di equilibrio come Motta, che pur di non esporsi troppo aveva dovuto fare i conti con una sfilza interminabile di pareggi, buona parte dei quali a reti bianche, ma il più propositivo Tudor ha comunque esordito con… una vittoria per 1-0. Di corto muso e senza concedere granché al Genoa. Nessuna rete, certo, ma – all’atto pratico – nemmeno occasioni per far urlare al gol il Grifone, se si eccettua un’estemporanea girata di Pinamonti nella ripresa. La sfida Champions di domani sera, così, germoglia dal seme di un muro contro muro. Con due guardiani annunciati come attori protagonisti sotto i riflettori dell’Olimpico: si scrive Roma-Juventus, ma si leggerà - anche - Svilar contro Di Gregorio.
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