Tudor ha il suo apriscatole: i cambi di posizione e le certezze Juve

Il tecnico ridisegna la disposizione dei bianconeri in campo e continua a lottare con gli infortuni: out anche Perin dopo Gatti

Una settimana completa a disposizione ha permesso a Igor Tudor di approfondire molte situazioni che i tre giorni di lavoro successivi al suo arrivo, peraltro senza i nazionali, gli avevano consentito solo di sfiorare. A cominciare dalla base: la difesa. Che sarà confermata con la linea a tre, nonostante la pesante perdita di Gatti per la frattura del perone, con Kalulu a destra, Veiga centrale e Kelly a sinistra. Le novità dovrebbero riguardare la mediana non nello schieramento, che sarà confermato a quattro, quanto negli interpreti sugli esterni. Ribadita la conferma di Locatelli e di Thuram in mezzo con compiti di lotta e di governo soprattutto per il capitano, chiamato ancora a cercare di legare la manovra nella transizione tra attacco e difesa, mentre il francese dovrà mettere a frutto le doti di inserimento in area sia nelle azioni manovrate sia sui calci da fermo.

Ballottaggio a destra tra Weah e Nico

Sugli esterni, invece. è prevista almeno una novità che si rifletterà di conseguenza anche sulla composizione del trio offensivo. Se a sinistra pare scontata la conferma di McKennie, a destra l’ipotesi più concreta è che giochi Weah al posto di Nico Gonzalez, con l’intenzione di apportare maggiore dinamismo da contrapporre agli esterni giallorossi. Di conseguenza, appunto, questa soluzione permette a Tudor di disporre di un’alternativa in più da inserire nella coppia dietro alla punta centrale dove Nico Gonzalez è dato in vantaggio su Kolo Muani per giocare dall’inizio sul mezzo destro, dato per scontato e certo che all’altra parte ci sarà Yildiz. L’argentino dovrebbe venir preferito in avvio al francese (e anche a Conceiçao che Tudor ha dichiarato di “vedere” più da centrale offensivo che da esterno, quindi adatto per quel ruolo) perché più funzionale al dialogo con Vlahovic che sarà confermato punta centrale. Una posizione, quella alle spalle dell’attaccante serbo, in cui lo aveva già provato Motta in alcune occasioni e in cui Gonzalez può disimpegnarsi bene anche per la capacità di andare al tiro.

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Vlahovic ancora titolare, Perin non convocato

Tra l’altro la scelta di tenere ancora in panchina Kolo è dettata anche dal fatto che in questo modo resta a disposizione una alternativa “di ruolo” a Vlahovic. Sì, perché anche dopo una settimana di lavoro Tudor si è convinto di puntare ancora sul serbo all’inizio e non certo per una questione “di mercato” (metterlo in vetrina in modo da facilitare la sua vendita prima che arrivi a scadenza di contratto) che non sfiora minimamente il tecnico, bensì perché evidentemente gli sembrano più adatte le caratteristiche del serbo nel sostenere il ruolo di punta centrale nel nuovo assetto che ha disegnato per la Juventus.

Tudor, i convocati

Tudor ha diramato i convocati nel pomeriggio di ieri e della lista non fa parte Mattia Perin, sostituito all’ultimo dal giovane Giovanni Daffara della Next Gen. Il portiere, bloccato da un risentimento muscolare, è comunque andato a Roma con i compagni. L’indisponibilità di Perin si aggiunge a quella recente di Gatti e a quelle ormai storiche di Bremer, Cabal e Milik.

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Una settimana completa a disposizione ha permesso a Igor Tudor di approfondire molte situazioni che i tre giorni di lavoro successivi al suo arrivo, peraltro senza i nazionali, gli avevano consentito solo di sfiorare. A cominciare dalla base: la difesa. Che sarà confermata con la linea a tre, nonostante la pesante perdita di Gatti per la frattura del perone, con Kalulu a destra, Veiga centrale e Kelly a sinistra. Le novità dovrebbero riguardare la mediana non nello schieramento, che sarà confermato a quattro, quanto negli interpreti sugli esterni. Ribadita la conferma di Locatelli e di Thuram in mezzo con compiti di lotta e di governo soprattutto per il capitano, chiamato ancora a cercare di legare la manovra nella transizione tra attacco e difesa, mentre il francese dovrà mettere a frutto le doti di inserimento in area sia nelle azioni manovrate sia sui calci da fermo.

Ballottaggio a destra tra Weah e Nico

Sugli esterni, invece. è prevista almeno una novità che si rifletterà di conseguenza anche sulla composizione del trio offensivo. Se a sinistra pare scontata la conferma di McKennie, a destra l’ipotesi più concreta è che giochi Weah al posto di Nico Gonzalez, con l’intenzione di apportare maggiore dinamismo da contrapporre agli esterni giallorossi. Di conseguenza, appunto, questa soluzione permette a Tudor di disporre di un’alternativa in più da inserire nella coppia dietro alla punta centrale dove Nico Gonzalez è dato in vantaggio su Kolo Muani per giocare dall’inizio sul mezzo destro, dato per scontato e certo che all’altra parte ci sarà Yildiz. L’argentino dovrebbe venir preferito in avvio al francese (e anche a Conceiçao che Tudor ha dichiarato di “vedere” più da centrale offensivo che da esterno, quindi adatto per quel ruolo) perché più funzionale al dialogo con Vlahovic che sarà confermato punta centrale. Una posizione, quella alle spalle dell’attaccante serbo, in cui lo aveva già provato Motta in alcune occasioni e in cui Gonzalez può disimpegnarsi bene anche per la capacità di andare al tiro.

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