TORINO - Chissà quanto e in che modo le situazioni contrattuali influiscono sulle sensibilità tecniche. Difficile da decrittare, soprattutto in riferimento a un uomo tutto d’un pezzo come Igor Tudor che certamente non si fa condizionare da simili variabili. Ma è un fatto incontestabile che anche queste dinamiche di precarietà rischino di condizionare (al di là delle incontinenze da social, non un dettaglio, che meriterebbero un discorso più approfondito) più la serenità dei protagonisti che le scelte. Cosicché capita che qualcuno non resista alla frustrazione e si sfoghi, appunto, grazie alla tastiera del telefonino, come Francisco Conceiçao dopo la gara contro la Roma che ha visto per intero dalla panchina: “un giorno capiranno”.

La situazione Conceiçao
Un post adeguatamente criptico (per mancanza di coraggio o per approssimazione linguistica chissà) che ha comunque suscitato una rida di interpretazioni. Così, senza cadere nel complottismo ma cercando di ricostruire retroscena credibili si parte appunto dalla frustrazione innescata dal suo mancato utilizzo durante la gara contro la Roma, una scelta in qualche modo anticipata da Tudor in riferimento alle caratteristiche dai giocatori e rafforzata da un cambio di modulo che punta di meno sullo sviluppo del gioco sulle fasce. Ovviamente la precarietà aumenta (e alimenta) il disagio perché la situazione contrattuale di “Chico” è tutt’altro che definita.