TORINO - Si ingarbuglia il filo con cui Cristiano Giuntoli tiene legata la Juventus al futuro di Victor Osimhen, attaccante che da tempo il dt bianconero ha individuato come rinforzo top per il prossimo anno. Ecco, al di là della questione (affatto secondaria come vedremo) relativa al suo acquisto, c’è quella preponderante che riguarda l’ammontare dell’ingaggio del giocatore nigeriano: 10 milioni netti di euro, una cifra che la Juventus non ha più intenzione di corrispondere a un proprio tesserato tanto è vero che il rinnovo di Vlahovic, che ne piglia addirittura 12, resta e soprattutto resterà lettera morta. La speranza, dunque, era legata ai benefici del Decreto crescita che permette di versare solo il 50 per cento della contribuzione e di cui Osimhen avrebbe potuto ancora beneficiare al rientro dal prestito al Galatasaray. Il condizionale, però, è più che mai d’obbligo perché nell’ultima scrittura del Decreto, nel giugno dello scorso anno, c’è un passaggio che prevede la decadenza nel caso in cui il beneficiario abbia cambiato datore di lavoro.
