TORINO - Tre punti contro il Genoa grazie al golasso di Yildiz che fece esplodere lo Stadium. Un punto a Roma contro i giallorossi grazie al supergol di Locatelli poi pareggiato da Shomurodov, complice la distrazione semicollettiva su corner. Igor Tudor avanza con il suo passo marziale verso il 4° posto, al momento a un gradino dalla posizione di una Juventus ereditata in caduta con le sconfitte pesanti più nei modi che nel risultato con Atalanta e Fiorentina.
Tudor e la fiducia di Giuntoli
Focalizzato più che mai nella sua missione, ottenere il pass per la prossima Champions League, il croato sente la fiducia di Cristiano Giuntoli che lo assiste quotidianamente, cercando di fargli sentire una vicinanza che va oltre alla presenza fisica. Del resto il contratto che li ha uniti si basa sul presente con vista sul futuro. Uno sguardo “libero”, però, senza condizionamenti. Da uomo vero, qual è lo spirito di Igor. Che in più di una occasione, in carriera, quando non si è trovato più bene con la dirigenza ha preferito stracciare il pezzo di carta che garantiva panchina e centinaia di migliaia di euro per cercare stimoli nuovi. L’accordo sottoscritto con il club torinese prevede che in caso di qualificazione Champions il rapporto automaticamente si prolunghi anche per la stagione successiva anche se esiste una clausola che consentirebbe alla società di uscire dalla suddetta condizione. Dunque la qualificazione garantirebbe al 100%, al tecnico, soltanto il bonus da 500mila euro che di fatto gli permetterebbe di raddoppiare l’ingaggio per questi quattro mesi. Poi, si andrebbe avanti soltanto se la volontà sarà reciproca.