Effetto Stadium: Vidal, Dybala, Ronaldo. Juve-Lecce, chi firma la storia?

La squadra bianconera è a quota 199 successi all’Allianz: i ragazzi di Tudor hanno la possibilità di seguire tre grandi ex

TORINO - Benvenuti a casa. Tre parole che hanno cambiato la storia della Juventus, quelle pronunciate da Andrea Agnelli, in qualità di presidente del club, l’8 settembre 2011 all’inaugurazione dello Juventus Stadium. Il tempio bianconero di proprietà, dove è nata e si è consumata la striscia record di nove scudetti consecutivi: nessuno come la Juventus, non soltanto per i tricolori vinti di fila, ma per l’effetto dello Stadium sulle prestazioni della squadra. Un fortino che possiede qualcosa di magico: luccicante agli occhi dei tifosi che ne respirano l’atmosfera unica, impenetrabile per gli avversari che varcano il tunnel che porta al campo pieno di scritte e foto dei trofei, capace di incutere timore e rispetto. Un effetto che si è un po’ smorzato negli ultimi anni, quando i trofei hanno cominciato a latitare, ma che comunque non ha mai perso il suo fascino.

 

Stadium, che numeri!

Domani sera, contro il Lecce, Locatelli e compagni potrebbero firmare un’altra pagina memorabile dell’ultracentenaria storia bianconera centrando la 200ª vittoria in Serie A allo Stadium. Dalla prima partita ufficiale, l’11 settembre 2011, 4-1 contro il Parma, a oggi i bianconeri hanno disputato 263 partite di campionato in casa, conquistando 199 vittorie, pareggiando per 46 volte e incassando appena 18 sconfitte, con una media punti a partita di 2,44. Un ottimo bottino, visto che i successi rappresentano il 75,6% del totale delle gare, che diventa eccezionale se paragonato al cammino compiuto dalle altre big italiane. A San Siro, per esempio, Inter e Milan hanno numeri decisamente inferiori: prendendo come riferimento sempre le ultime 263 partite in casa in Serie A, i nerazzurri hanno ottenuto il 61% di vittorie, che scendono al 56,6% per i rossoneri. Al Napoli, invece, è andata un po’ meglio: al San Paolo, ora Maradona, ha centrato il 64,1% di successi. Ma la Juventus ha fatto meglio anche di se stessa: nelle 263 partite precedenti allo Stadium, disputate al Comunale (quando il nuovo impianto era in costruzione) e al vecchio Delle Alpi, non era andata oltre al 66,9% di vittorie, pari a 178 successi (56 i pareggi e 29 i ko).

 

 

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Juve, dalla gloria ai fischi

Allo Stadium la Juventus ha stracciato primati su primati in Serie A: i 102 punti conquistati nel campionato 2013-14, con Antonio Conte in panchina, centrando 19 vittorie sulle 19 partite disputate in casa; i 33 successi consecutivi, firmati sotto la guida di Massimiliano Allegri, a cavallo di due stagioni, dal 4 ottobre 2015 (3-1 contro il Bologna) al 23 aprile 2017 (4-0 contro il Genoa), striscia che si è fermata con il derby, l’1-1 griffato da Ljajic e poi da Higuain nei minuti di recupero; i cinque campionati (dal 2011-12 al 2018-19) chiusi da imbattuta allo Stadium. Dalla stagione successiva i bianconeri hanno sempre incassato almeno una sconfitta in casa in Serie A, a dimostrazione di quanto la bolgia dello Stadium abbia perso un po’ del suo potere magico, anche se durante la pandemia, quando gli stadi erano chiusi al pubblico, si è sentita la mancanza del popolo bianconero. I tifosi, pur continuando in questi anni a trascinare la squadra, a essere il dodicesimo uomo in campo, non hanno risparmiato le giuste critiche alla squadra e alla società, fischiando i giocatori davanti a prestazioni disastrose, come - per restare sull’attuale stagione - la pesantissima sconfitta in campionato contro l’Atalanta e la vergognosa eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Empoli.

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Grandi firme: da Vidal a Dybala e Ronaldo

Ma domani sera contro il Lecce, con lo Stadium che vive l’ennesimo esaurito nonostante la stagione non sia così ricca di emozioni, sarà tutta un’altra storia: già al debutto di Igor Tudor sulla panchina bianconera, con l’1-0 al Genoa, si è riassaporato il clima dei tempi d’oro, adesso ci sarà un motivo in più per festeggiare. Centrare le duecento vittorie nella casa della Juventus è uno stimolo anche per i bomber visto che il loro nome finirà negli annali bianconeri. A griffare il successo numero 50 sono Vidal e Llorente, il 26 ottobre 2014, quando confezionano il 2-0 ai danni del Palermo, poi tocca a Dybala (doppietta), Pjanic e Alex Sandro conquistare la vittoria numero 100, il 23 settembre 2017 nella stracittadina finita 4-0, infine non poteva mancare il nome del bianconero più illustre del recente passato, Cristiano Ronaldo, che ha messo il suo personale timbro sulla vittoria numero 150 nel 2-0 (l’altra rete è l’autogol di Ibanez) contro la Roma (6 febbraio 2021). E adesso? Vlahovic, Kolo Muani, Yildiz, Conceiçao sono i principali candidati a griffare il successo numero 200, ma non escludiamo anche un outsider: l’importante, però, alla luce della volata Champions, è portare i tre punti a casa.

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TORINO - Benvenuti a casa. Tre parole che hanno cambiato la storia della Juventus, quelle pronunciate da Andrea Agnelli, in qualità di presidente del club, l’8 settembre 2011 all’inaugurazione dello Juventus Stadium. Il tempio bianconero di proprietà, dove è nata e si è consumata la striscia record di nove scudetti consecutivi: nessuno come la Juventus, non soltanto per i tricolori vinti di fila, ma per l’effetto dello Stadium sulle prestazioni della squadra. Un fortino che possiede qualcosa di magico: luccicante agli occhi dei tifosi che ne respirano l’atmosfera unica, impenetrabile per gli avversari che varcano il tunnel che porta al campo pieno di scritte e foto dei trofei, capace di incutere timore e rispetto. Un effetto che si è un po’ smorzato negli ultimi anni, quando i trofei hanno cominciato a latitare, ma che comunque non ha mai perso il suo fascino.

 

Stadium, che numeri!

Domani sera, contro il Lecce, Locatelli e compagni potrebbero firmare un’altra pagina memorabile dell’ultracentenaria storia bianconera centrando la 200ª vittoria in Serie A allo Stadium. Dalla prima partita ufficiale, l’11 settembre 2011, 4-1 contro il Parma, a oggi i bianconeri hanno disputato 263 partite di campionato in casa, conquistando 199 vittorie, pareggiando per 46 volte e incassando appena 18 sconfitte, con una media punti a partita di 2,44. Un ottimo bottino, visto che i successi rappresentano il 75,6% del totale delle gare, che diventa eccezionale se paragonato al cammino compiuto dalle altre big italiane. A San Siro, per esempio, Inter e Milan hanno numeri decisamente inferiori: prendendo come riferimento sempre le ultime 263 partite in casa in Serie A, i nerazzurri hanno ottenuto il 61% di vittorie, che scendono al 56,6% per i rossoneri. Al Napoli, invece, è andata un po’ meglio: al San Paolo, ora Maradona, ha centrato il 64,1% di successi. Ma la Juventus ha fatto meglio anche di se stessa: nelle 263 partite precedenti allo Stadium, disputate al Comunale (quando il nuovo impianto era in costruzione) e al vecchio Delle Alpi, non era andata oltre al 66,9% di vittorie, pari a 178 successi (56 i pareggi e 29 i ko).

 

 

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