Tudor, Koopmeiners e la Juve in depressione di Motta: "Ho fatto quello che consigliano gli psicologi"

Le parole dell'allenatore bianconero alla vigilia della sfida contro il Lecce: "Kolo Muani e Vlahovic insieme possibile. Douglas Luiz pazzesco. Conceicao...

"Il gruppo sta bene, ha lavorato bene e su tutto. Abbiamo avuto una settimana un po' corta rispetto alla precedente. Venendo da una partita giusta, seria, buona, si nota più confidenza e gusto di fare le cose che abbiamo fatto e lavorarci per crescere ancora". E aggiunge: "Lavoriamo sulla testa e la mentalità col tempo si acquisisce. Ma ogni fara si approccia come una finale, l'ho ribadito oggi e lo ribadisco dal primo giorno. Ogni allenamento e partita va fatto al massimo. Stiamo crescendo, vedo nei ragazzi sempre quel mood là. A loro ho detto che domani abbiamo una partita super difficile e in Serie A si gioca sempre contro se stessi. Si cresce tutti insieme, si crea il gruppo, si conquistano vittorie che portano altre vittorie, ma la gara è sempre contro se stessi". Inizia così la conferenza stampa Igor Tudor, alla vigilia della delicata sfida in casa col Lecce da non fallire per rincorrere la qualificazione alla prossima Champions.  

Su Capello e Krstovic

In una recente intervista l'ex allenatore Fabio Capello ha duramente criticato la dirigenza juventina. Che ne pensa Tudor? "Capello è un allenatore che apprezzo, che ho avuto come giocatore e ho imparato tanto da lui. Posso dire che qui ho trovato gente seria, capace, concentrata con la voglia di lavorare tutti i giorni per migliorare". I salentini sono in un momento di difficoltà, ma c'è Kristovic che può creare noie alla retroguardia bianconera: "È un giocatore interessante e pericoloso. Il Lecce è una squadra buona che gioca in ripartenza. Hanno un allenatore che apprezzo. Sono tutte partite difficili, bisogna rispettare tutti ma siamo noi che dobbiamo decidere la gara. Concentrarsi su se stessi, con il rispetto per tutte le squadre".

 

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Come sta Thuram e lo spirito guerriero

"Si è allenato con la squadra, valutiamo ancora. In mezzo ci sono altre soluzioni, c'è gente forte che può giocare in quel ruolo. Vedremo domani chi giocherà". Tudor ha chiosato sulle condizioni fisiche di Thuram, in dubbio per la partita con il Lecce.  La Juventus rincorre in un contesto dove per la Champions League ci sono in lizza altre squadre, ma per Tudor non cambia niente, non essendo un "calcolatore": "Per me e i ragazzi non cambia niente. Quelli che fanno calcoli, i giornalisti  e i tifosi si divertono perché è affascinante. Ma noi domani alle 20:45 ci mettiamo il casco, è una guerra, si va a pedalare si fa una battaglia".

 

"Si fanno le cose giuste - continua Tudor - poi si finisce e ci si concentra sul prossimo allenamento. Sono tutti calcoli inutili che ti tolgono solamente. Così è, non c'è altro modo di fare. Oggi il focus era sull'allenamento, domani sulla gara e poi vediamo. Siamo noi là e c'è da concentrarsi su di noi e la nostra crescita".

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La Juve in depressione e il consiglio degli psicologi

Forse Tudor con qualche settimana in più avrebbe potuto fare ancora meglio di quanto stia già dimostrando, con un occhio al futuro, magari. Ma il tecnico non guarda a queste cose e pensa solo a lavorare e migliorare: "Non mi sono chiesto niente, non guardo al passato e nemmeno al futuro. Conta poco. Sono felice perché ho trovato ragazzi belli, puliti e con la voglia di fare e di dimostrare. Questa è stata la mia fortuna. La loro risposta è quella che mi ha sorpreso positivamente. Siamo importanti, noi allenatori possiamo indirizzare la strada, ma sono loro a dare risposte".

 

Ma come ha trovato la squadra al suo arrivo? "Prima la squadra faceva tante partite, è normale che ti alleni di meno, poi avendo quei risultati che sono arrivati, è normale che la squadra vada in mancanza di fiducia. È tutto collegato. Ho commentato giorni fa, era una cosa collegata, cervello, testa e gambe. Prima cosa degli psicologi, sulla depressione? Andare in palestra, correre. È tutto connesso, è una guarigione, toccando tutti i punti di vista, anche questo qui. La squadra l'ha percepita in maniera chiara e sta crescendo". Tudor afferma di aver visto un Koopmeiners più positivo ed energico: "Può giocare dietro, nei due, l'ho visto più pimpante e positivo ed energetico. Ha lavorato bene e abbiamo toccato qualcosa che serviva dal punto di vista fisico. Poi ha lavorato come gli altri".

 

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Dal tandem Kolo-Vlahovic a Conceicao

E su Kolo Muani e Vlahovic insieme: "Lei sa già come risponderò..." avverte scherzosamente il giornalista che ha posto la domanda, e aggiunge: "Non le dico chi giocherà domani, sono due giocatori forti che possono giocare insieme, ma si può scegliere anche di non farlo. Li ho visti bene in allenamento, lavorano bene e mi danno fiducia e sono fiducioso sul loro contributo che possono dare alla squadra".  Sulle caratteristiche: "Per me possono giocare insieme, si può fare non appena troveremo un equilibrio e di robe giuste. Bisogna arrivarci in poco tempo e si potrà fare anche bene. Poi vediamo".

 

Chi ha trovato molto poco spazio è Francisco Conceicao, che in settimana si è messo particolarmente in mostra per convincere il tecnico: "Conceicao è un giocatore forte, che mi piace, può risolvere le gare driblando e saltando l'uomo. Mi dispiace averlo fatto giocare meno, so come si sentono i giocatori quando sono in questa situaizone. Purtroppo con una partita a settimana... Ho detto loro di mettermi in difficoltà, sono il più contento se devo cambiare idea, e qualcuno me l'ha fatta già cambiare. Sono tutti importanti e con cinque cambi il calcio è diverso". 

 

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Douglas Luiz pazzesco, Bremer e Mbangula

Su Douglas Luiz: "È un giocatore di qualità con un tiro pazzesco e una visione di gioco pazzesca. È bello averlo, perché è una risorsa importante. Chiaramente parte da una posizione più indietro rispetto a chi ha lavorato dall'inizio. Viene da un'annata con tanti infortuni, questo è vero, parte da una posizione, c'è gente che ha ripreso dall'inizio e va rispettata. Manca 7-8 gare e ci sarà spazio per tutti. Importante che sia forte".

 

Intanto Bremer ha ripreso a correre. Ora che Tudor è a contatto con lui, può confermare quelle famose parole "Bremer è il difensore più forte del mondo"? "Lo sappiamo tutti, non è solo la mia opinione. È bello vederlo, correre, parlo tutti i giorni, fa le cure, fa parte della squadra, anche se non si allena è lì a dare consigli, a dare la sua personalità. È una dote importante, è un giocatore importantissimo. Non vediamo l'ora che torni".

 

E infine su Mbangula: "Domani non c'è, sia lui che Perin sono fuori, penso che la prossima settimana tornerà ad allenarsi".

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"Il gruppo sta bene, ha lavorato bene e su tutto. Abbiamo avuto una settimana un po' corta rispetto alla precedente. Venendo da una partita giusta, seria, buona, si nota più confidenza e gusto di fare le cose che abbiamo fatto e lavorarci per crescere ancora". E aggiunge: "Lavoriamo sulla testa e la mentalità col tempo si acquisisce. Ma ogni fara si approccia come una finale, l'ho ribadito oggi e lo ribadisco dal primo giorno. Ogni allenamento e partita va fatto al massimo. Stiamo crescendo, vedo nei ragazzi sempre quel mood là. A loro ho detto che domani abbiamo una partita super difficile e in Serie A si gioca sempre contro se stessi. Si cresce tutti insieme, si crea il gruppo, si conquistano vittorie che portano altre vittorie, ma la gara è sempre contro se stessi". Inizia così la conferenza stampa Igor Tudor, alla vigilia della delicata sfida in casa col Lecce da non fallire per rincorrere la qualificazione alla prossima Champions.  

Su Capello e Krstovic

In una recente intervista l'ex allenatore Fabio Capello ha duramente criticato la dirigenza juventina. Che ne pensa Tudor? "Capello è un allenatore che apprezzo, che ho avuto come giocatore e ho imparato tanto da lui. Posso dire che qui ho trovato gente seria, capace, concentrata con la voglia di lavorare tutti i giorni per migliorare". I salentini sono in un momento di difficoltà, ma c'è Kristovic che può creare noie alla retroguardia bianconera: "È un giocatore interessante e pericoloso. Il Lecce è una squadra buona che gioca in ripartenza. Hanno un allenatore che apprezzo. Sono tutte partite difficili, bisogna rispettare tutti ma siamo noi che dobbiamo decidere la gara. Concentrarsi su se stessi, con il rispetto per tutte le squadre".

 

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