Continua a far discutere il caso scommesse che ha investito nuovamente la Serie A negli ultimi giorni. Tra i protagonisti in negativo c'è ancora una volta Nicolò Fagioli, con nuovi dettagli sull'inchiesta portata avanti dalla Procura di Milano. Nonostante la squalifica già scontata nella passata stagione, sono infatti venuti fuori sui legami dell'ex centrocampista con la malavita romana e non solo legati ad un giro di scommesse illegali.
Il debito e il coinvolgimento di Morata
Le scommesse avevano portato Fagioli ad accumulare un debito fuori scala anche per un calciatore importante della Juventus. Nicolò era alla ricerca disperata di soldi, e ogni volta che avanzava una nuova richiesta di denaro non affermava quasi mai che si trattasse di debiti di gioco. Da qui l'idea di coprire tutto con un presunto business di orologi: "Ho un investimento sicuro da fare. In 2-3 mesi si fanno bei soldi". Questo il contenuto di un messaggio inviato ad un medico dello staff della Nazionale, che poi gli avrebbe fornito 10mila euro. Poi un contatto con l'ex compagno di squadra nelle giovanili della Juve, Gianmaria Zanandrea: "In breve compriamo orologi Rolex da questo centro a Milano che Alvaro a me li fa pagare molto meno! Poi il negozio, appena gli mandiamo i soldi, si attiva per rivenderli e ci guadagniamo. [...] È un negozio Rolex, non può fare cagate. Lo fanno perché così gli faccio pubblicità in giro, io e Alvaro". Come si può intendere, l'Alvaro di cui si parla è Morata e la gioielleria è la Elysium di Milano. L'attaccante spagnolo in queste ore ha voluto fare chiarezza sui propri canali social, sottolineando tanto l'affetto per Fagioli quanto la sua assoluta estraneità ai fatti.