Koopmeiners e McKennie, passaggio in infermeria: Tudor con vista Parma  

Juve attesa al Tardini per continuare la corsa da Champions, ecco cosa hanno rilevato gli esami del JMedical

Operazione recupero. Almeno per un po'. Dopo aver lavorato duramente in questi giorni, Teun Koopmeiners deve alzare una piccola bandiera bianca: gli esami effettuati ieri mattina al JMedical hanno sentenziato semplicemente un affaticamento al tendine di Achille, ma non preoccupa poi così tanto. Va soltanto gestito bene. Per evitare ricadute e per non incappare in brutte sorprese, specialmente in un momento così positivo e perciò così raro. A partire da domani, alla ripresa degli allenamenti - oggi i bianconeri riposano -, si ripartirà allora con delle sedute personalizzate e differenziate dal gruppo, con lo scopo di rientrare per la sfida di Pasquetta, in casa del Parma. Non sarà realmente una corsa contro il tempo, tutto si baserà comunque sulle sensazioni del centrocampista a ridosso della trasferta, per la quale filtra fiducia, serenità, cioè la possibilità di rivederlo sin da subito al Tardini.

Anche perché Koop ha appena ritrovato il gol, e l'obiettivo si fa presto duplice: intanto superare il fastidio muscolare, quindi andare alla ricerca della continuità mai avuta. L'olandese sa benissimo di poter ripartire dal mancino incrociato di sabato, dall'emozione di essere tornato a decidere e incidere, persino dall'uscita con gli applausi scroscianti dello Stadium. Ne aveva bisogno. E l'ha sottolineato pure Igor Tudor a fine partita, con delle parole tanto dolci quanto indicative: «Ora sta uscendo - il commento -, ho visto la gamba sciolta, più leggero di pensiero». E quando il pensiero è veloce, sì, «le gambe girano meglio».

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I nuovi Koop e Weston 

Dal cambio di sistema di gioco - di fatto, adesso ha recuperato i riferimenti che aveva all'Atalanta ed è di nuovo libero di svariare senza controindicazioni tattiche - all'attenzione ricevuta da parte del tecnico croato, per Teun può chiudersi un cerchio, quello in cui si è sentito incompreso e fragile, spesso schiacciato dal peso d'esser stato l'acquisto più oneroso della scorsa estate. In più, il lavoro specifico svolto dall'ultima settimana, con esercizi sulla tenuta e sulla corsa volti prevalentemente a migliorare lo stato di forma, ha iniziato a dare i suoi frutti: prima della sostituzione al 67', il numero 8 ha corso in lungo e in largo, non sbagliando quasi mai e registrando l'89,3% di passaggi riusciti. Sembra scontato? Ecco, con il Genoa si era fermato al 71,4%; con la Fiorentina al 78,4%. Una svolta tanto evidente quanto necessaria. Così com'è necessaria ora l'attesa per recuperare, senza forzare, ma dimostrando di essere un asset fondamentale per questa Juve, che senza di lui ha imparato comunque a vivere e vincere, che però con lui al top della condizione sarebbe davvero un'altra roba. Più dinamica, più verticale, con più reti e innumerevoli soluzioni. Nettamente più forte, e in particolare negli ultimi metri. Tempo al tempo, poi si capirà.

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McKennie, sospiro di sollievo

Una chiosa che vale inoltre e in fondo per Weston McKennie. Come il compagno di reparto, il texano è stato valutato al mattino e il riscontro ha decretato un sospiro di sollievo collettivo: si tratta di un sovraccarico alla coscia destra. Ci saranno terapie, ci sarà il classico lavoro a parte, e nella lunga settimana che porterà a Parma si proverà a riprendere il passo per ritrovare magari una maglia dal primo minuto. Per Tudor, comunque, una notizia tutto sommato gestibile. Sebbene non sia esattamente stata la sua migliore prestazione stagionale, Andrea Cambiaso ha guadagnato sempre più minuti e può prendere sempre più spazio. E Wes, reduce da 23 partite da titolare, in ogni ruolo immaginabile e con ogni compito possibile, potrebbe tirare il fiato. Per una volta.

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Operazione recupero. Almeno per un po'. Dopo aver lavorato duramente in questi giorni, Teun Koopmeiners deve alzare una piccola bandiera bianca: gli esami effettuati ieri mattina al JMedical hanno sentenziato semplicemente un affaticamento al tendine di Achille, ma non preoccupa poi così tanto. Va soltanto gestito bene. Per evitare ricadute e per non incappare in brutte sorprese, specialmente in un momento così positivo e perciò così raro. A partire da domani, alla ripresa degli allenamenti - oggi i bianconeri riposano -, si ripartirà allora con delle sedute personalizzate e differenziate dal gruppo, con lo scopo di rientrare per la sfida di Pasquetta, in casa del Parma. Non sarà realmente una corsa contro il tempo, tutto si baserà comunque sulle sensazioni del centrocampista a ridosso della trasferta, per la quale filtra fiducia, serenità, cioè la possibilità di rivederlo sin da subito al Tardini.

Anche perché Koop ha appena ritrovato il gol, e l'obiettivo si fa presto duplice: intanto superare il fastidio muscolare, quindi andare alla ricerca della continuità mai avuta. L'olandese sa benissimo di poter ripartire dal mancino incrociato di sabato, dall'emozione di essere tornato a decidere e incidere, persino dall'uscita con gli applausi scroscianti dello Stadium. Ne aveva bisogno. E l'ha sottolineato pure Igor Tudor a fine partita, con delle parole tanto dolci quanto indicative: «Ora sta uscendo - il commento -, ho visto la gamba sciolta, più leggero di pensiero». E quando il pensiero è veloce, sì, «le gambe girano meglio».

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