Champions Juve, Tudor ora deve rincorrere: perché due partite sono più decisive delle altre

Dopo la brutta sconfitta del Tardini restano cinque sfide per centrare il fondamentale obiettivo: Igor chiamato ad invertire la rotta

La Juventus non può più fare calcoli. Il brutto ko di Parma è arrivato dopo  due vittorie casalinghe (contro Genoa e Lecce) e un pareggio all'Olimpico contro la Roma. Al momento la Vecchia Signora è quinta in classifica a -1 sul Bologna capace di battere l'Inter capolista con il gol di Orsolini al 94'. Un successo fondamentale per la squadra di Italiano che, con cinque partite da giocare, resta con forza una delle principali candidate per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. E proprio entrare tra le prime quattro squadre della Serie A, obiettivo dichiarato del club bianconero, adesso passa da 5 partite che non si possono sbagliare: Monza, Bologna, Lazio, Udinese e Venezia. E le insidie, come visto nel girone d'andata, sono sempre dietro l'angolo. Per la Juve sarà dunque fondamentale non ricadere negli errori che si erano visti con troppa frequenza sotto la gestione di Thiago Motta facendo particolare attenzione a due scontri.

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Col Monza un solo obiettivo

Tudor spera di far valere il fattore Stadium, dove fino ad ora ha conquistato due vittorie su due contro Genoa e Lecce. Tutti gli occhi saranno su Kolo Muani, anche perché in attacco non ci sono alternative con Vlahovic out per un sovraccarico muscolare alla coscia destra. La speranza è quella di riavere Dusan per la trasferta di Bologna. Così Igor chiede una grande prestazione e soprattutto gol al francese, che dopo le cinque reti nelle prime tre apparizioni in Italia si è inceppato e non ha più saputo colpire. L'ultima gioia è del 7 febbraio scorso e scenderà in campo contro il Monza con il peso di addirittura 79 giorni di astinenza. Nel match d'andata il risultato non fu scontato: Motta riuscì infatti a strappare i 3 punti grazie ai gol di McKennie e Nico Gonzalez chiudendo con il risultato finale di 2-1, soffrendo fino ai minuti finali. Insomma, un'altra partita da non sottovalutare.

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Bologna-Juve, all'andata...

Una delle sfide più ostiche in questa fase finale sarà senza dubbio la trasferta di Bologna. Un vero e proprio scontro diretto che, insieme a quello contro la Lazio, sarà più importante degli altri. La squadra di Italiano al momento si trova al quarto posto a +1 sui bianconeri. All'andata arrivò im pareggio in extremis. Motta incartato dal suo successore allo Stadium va sotto di due gol, viene espulso per proteste e la riacciuffa grazie alle reti di Koopmeiners prima e di Mbangula con un eurogol poi. Un'eventuale vittoria contro i rossoblù, dunque, consentirebbe alla squadra di Tudor di rimanere avanti negli scontri diretti nel caso in cui le due formazioni arrivassero a pari punti alla fine.

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Lazio, il passato di Tudor

I bianconeri, dopo aver fatto visita al Bologna, saranno attesi da un'altra trasferta complicatissima contro l'ennesima pretendente ad un posto in Champions: all'Olimpico contro la Lazio di Baroni. Il match d'andata allo Stadium venne deciso dall'autogol (propiziato da un bel cross di Cambiaso) di Gila all'85' con gli ospiti in 10 dopo l'espulsione di Romagnoli al 24'. Anche in questo caso sarà fondamentale rimanere avanti negli scontri diretti: Lazio e Juventus al momento sono a pari punti e non perdere a Roma sarebbe ancora più fondamentale. Una sfida speciale soprattutto per Tudor, che la Lazio l'ha allenata nella scorsa stagione subentrando a Maurizio Sarri. Una curiosità: all'esordio sulla panchina dei biancocelesti arrivò una vittoria per 1-0 proprio contro la Juve di Allegri, anche se i tifosi juventini di quella giornata ricordano anche le parole di Igor nel pre-partita a Castellanos, parlando di Bremer come "il migliore al mondo".

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Udinese, ancora ricordi

Si torna all'Allianz Stadium dopo la trasferta dell'Olimpico ed ecco che arriva l'Udinese. All'andata una partita senza troppe complicazioni per la Vecchia Signora che vinse con il risultato di 2-0 grazie all'autogol di Okoye e al raddoppio di Savona nel primo tempo. Anche la squadra attualmente allenata da Runjaic rappresenta una tappa importante per la carriera dell'attuale allenatore della Juve. La prima esperienza di Tudor in Serie A, infatti, arriva proprio sulla panchina dell'Udinese: ad aprile 2018 viene chiamato per centrare la salvezza e ci riesce. Torna a marzo 2019 con lo stesso obiettivo, lo raggiunge e viene confermato per poi essere esonerato a ottobre 2019. Insomma, un'altra sfida contro il passato.

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Venezia, quel pareggio all'andata...

E l'ultima sfida della Juve è contro il Venezia. La Vecchia Signora chiude dunque la stagione in trasferta contro un avversario che nel girone d'andata, nonostante i pronostici a senso unico, mise alle strette la formazione di Motta che tra le altre cose arrivava dal successo casalingo contro il Manchester City. Come contro Bologna e Parma un altro pareggio per 2-2, arrivato in extremis grazie ad un calcio di rigore trasformato da Vlahovic. Una giornata a dir poco negativa se si considera anche la lite dell'attaccante serbo contro i tifosi bianconeri durante la contestazione a fine gara. 

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La Juventus non può più fare calcoli. Il brutto ko di Parma è arrivato dopo  due vittorie casalinghe (contro Genoa e Lecce) e un pareggio all'Olimpico contro la Roma. Al momento la Vecchia Signora è quinta in classifica a -1 sul Bologna capace di battere l'Inter capolista con il gol di Orsolini al 94'. Un successo fondamentale per la squadra di Italiano che, con cinque partite da giocare, resta con forza una delle principali candidate per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. E proprio entrare tra le prime quattro squadre della Serie A, obiettivo dichiarato del club bianconero, adesso passa da 5 partite che non si possono sbagliare: Monza, Bologna, Lazio, Udinese e Venezia. E le insidie, come visto nel girone d'andata, sono sempre dietro l'angolo. Per la Juve sarà dunque fondamentale non ricadere negli errori che si erano visti con troppa frequenza sotto la gestione di Thiago Motta facendo particolare attenzione a due scontri.

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