Parma top e Juve flop: l’incrocio pericoloso che può decidere la sfida

La squadra bianconera, in questo fondamentale, aveva dominato negli ultimi due anni: ora è tra le peggiori

Nessuna rullata, nessun gancio. No, non è calcio balilla. Ma la sfida di questa sera tra Parma e Juventus si giocherà anche, se non soprattutto, da fermo. In che senso? Beh, quello delle palle inattive è un tema di stretta attualità, da diverso tempo, in casa bianconera. E un fiore all’occhiello, in casa gialloblù. L’incrocio tra le due contendenti, almeno potenzialmente, si annuncia esplosivo. Al punto che proprio le giocate da fermo potrebbero decidere le sorti della partita del Tardini. In Emilia, all’ora dell’aperitivo, non si sfideranno soltanto le due squadre più giovani dell’intero campionato.

Il Parma dei piccoletti

Ma anche quelle che sanno sfruttare meglio e peggio una dinamica di gioco sempre più decisiva nell’alveo del pallone moderno: un vero e proprio testa-coda, insomma. Ma i ruoli, rispetto a quanto si potrebbe pensare a priori, risultano invertiti. Il Parma dei “piccoletti”, così letale nelle rapide ripartenze, è la formazione più efficace della Serie A su calcio d’angolo. La Juventus, che nelle ultime due annate ha dominato le speciali graduatorie sullo sfruttamento dei corner, è tra le peggiori del novero. Non soltanto in Italia, ma persino in Europa, estendendo il campo di ricerca ai maggiori campionati del Vecchio Continente.

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I numeri di Juve e Parma sulle palle inattive

Qualche numero, allora. La squadra che Tudor ha ereditato da Thiago Motta, per esempio, ha finora incassato la bellezza di 8 reti su 30 complessive sugli sviluppi di giocate da fermo, addirittura 6 soltanto da calcio d’angolo. La percentuale è del 27% dei gol subiti in tal modo, peggior proporzione del campionato, oltre i dati fatti registrare anche da Cagliari, Venezia e Torino. E il trend non pare aver subito un’inversione di tendenza con il tecnico croato, dato che entrambe le reti subite negli ultimi 270’, ovvero quella da Shomurodov con la Roma e quella da Baschirotto con il Lecce, sono arrivate da palla inattiva. Un dato fortemente condizionato dalle difficoltà bianconere nella difesa bassa del campo aereo: 9 i centri al passivo su colpi di testa, compreso quello di Delprato nel 2-2 dell’andata contro il Parma, allo Stadium, meno peggio soltanto di Monza (17) e Torino (10).

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Meglio non giocare da fermi...

Un disagio che si riflette anche nell’area di rigore offensiva, dal momento che i bianconeri hanno segnato da palla inattiva appena 4 gol, più del solo Monza, quando negli ultimi due anni avevano primeggiato nella classifica di specialità con, rispettivamente, 18 e 16 centri. "Ci stiamo lavorando, ma ci mancano alcune caratteristiche specifiche - ha spiegato Tudor soltanto pochi giorni fa -. E penso anche a un fattore come quello anagrafico: non abbiamo quell’esperienza e quella malizia che, in simili situazioni, possono fare la differenza". E il Parma? Ecco: i numeri, nel caso della squadra passata di mano da Pecchia a Chivu, sono diametralmente opposti. E vedono i ducali dominare la scena italiana per proporzione di reti costruite da fermo: ben 8 su 37 totali, ovvero il 22% del fatturato complessivo. Per numeri assoluti, i gialloblù sono preceduti soltanto dalla capolista Inter (11), ma in percentuale risultano all’apice davanti all’Udinese (19%), al Genoa (17%), e alla stessa Inter (15%). Il credo calcistico di Tudor prevede corsa, intensità e pressing. Già, meglio non giocare da fermi.

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Nessuna rullata, nessun gancio. No, non è calcio balilla. Ma la sfida di questa sera tra Parma e Juventus si giocherà anche, se non soprattutto, da fermo. In che senso? Beh, quello delle palle inattive è un tema di stretta attualità, da diverso tempo, in casa bianconera. E un fiore all’occhiello, in casa gialloblù. L’incrocio tra le due contendenti, almeno potenzialmente, si annuncia esplosivo. Al punto che proprio le giocate da fermo potrebbero decidere le sorti della partita del Tardini. In Emilia, all’ora dell’aperitivo, non si sfideranno soltanto le due squadre più giovani dell’intero campionato.

Il Parma dei piccoletti

Ma anche quelle che sanno sfruttare meglio e peggio una dinamica di gioco sempre più decisiva nell’alveo del pallone moderno: un vero e proprio testa-coda, insomma. Ma i ruoli, rispetto a quanto si potrebbe pensare a priori, risultano invertiti. Il Parma dei “piccoletti”, così letale nelle rapide ripartenze, è la formazione più efficace della Serie A su calcio d’angolo. La Juventus, che nelle ultime due annate ha dominato le speciali graduatorie sullo sfruttamento dei corner, è tra le peggiori del novero. Non soltanto in Italia, ma persino in Europa, estendendo il campo di ricerca ai maggiori campionati del Vecchio Continente.

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