TORINO - Il termometro dello Stadium, domenica all’imbrunire, misurerà l’effetto Tudor. Il cambio di tecnico, nello spogliatoio della Juventus, ha sortito la più classica delle scosse emotive, assicurando un’impennata di entusiasmo e di adrenalina nei giocatori. Ma il timore nell’ambiente bianconero, all’indomani del pesante passo falso di Parma e, soprattutto, del modo in cui la squadra è stata sconfitta al Tardini, è che l’inerzia garantita dall’arrivo dell’allenatore croato in panchina si stia già affievolendo. E dunque: il Monza non rappresenterà l’ostacolo più arduo da scalare nella volata per un posto nella prossima Champions - anche se entrambe le capolista del campionato, in questa primavera, hanno rischiato di lasciar per strada punti contro la squadra di Nesta -, ma nell’imminente turno di campionato sono attese importanti indicazioni sul tema.
Juve, sei successi nelle ultime sette allo Stadium
I bianconeri, infatti, sono chiamati a una pronta reazione di fronte a quello che è e che resterà il fanalino di coda della Serie A, ovvero quel Monza che proprio domenica a Torino potrebbe ricevere l’ormai scontata notizia della retrocessione aritmetica in Cadetteria. Di più. Già, perché gli uomini di Tudor sfideranno i brianzoli nella cornice dell’Allianz Stadium. Dove l’andamento dei risultati si era incrinato, d’accordo, ma dove – di recente – il trend è tornato a sorridere alla squadra. La Juventus, infatti, dalle ultime sette partite di campionato a Torino ha raccolto la bellezza di sei vittorie. Un dato per nulla scontato nell’ondivaga – per utilizzare un eufemismo – stagione corrente. Un dato, vieppiù, rafforzato proprio dall’avvento di Tudor: due su due finora in casa per lui, grazie ai successi di misura raccolti contro Genoa e Lecce. A corredo di un ruolino di marcia che racconta anche di scalpi più prestigiosi: se l’unica battuta d’arresto casalinga del 2025 era arrivata per mano dell’Atalanta, nel momento più buio dell’esperienza di Thiago Motta, tra i sei successi dell’anno solare spiccano anche le affermazioni ai danni del Milan e, soprattutto, dell’Inter.