Pagina 2 | Lo stop, il City e la fiducia non ricambiata: dentro l'involuzione di Cambiaso

TORINO - Dargli ancora fiducia o cambiare, una decisione che tormenta Igor Tudor a poche ore dalla sfida contro il Monza. Schierare Andrea Cambiaso, nonostante la pessima prestazione di Parma, la prima da titolare con il croato in panchina, oppure puntare su Timothy Weah per coprire la fascia sinistra del centrocampo. Un dilemma perché oggi la Juventus non può più permettersi di sbagliare: ha già sfruttato “il jolly” nel recupero di mercoledì, perdendo quel quarto posto che garantisce l’accesso alla Champions e a tutto ciò che ne consegue (introiti Uefa), adesso i tre punti sono d’obbligo contro l’ultima della classifica, a un passo dalla retrocessione artimetica. Nella rifinitura di ieri pomeriggio Tudor non ha fatto molti cambi, se non quelli dettati dall’assenza di Dusan Vlahovic, sostituito da Kolo Muani, e dal ritorno dal primo minuto di Kenan Yildiz. Per il ruolo di esterno sinistro resta quindi in vantaggio Cambiaso, anche se Weah è stato provato come alternativa.

Juve, che fine ha fatto il vero Cambiaso?

Anche perché la metamorfosi di Cambiaso nel 2025 è preoccupante: l’ex Genoa si era imposto nella prima parte della stagione come uno dei migliori talenti della Juventus e dell’Italia, interprete del nuovo corso, capace di svolgere, bene, tanti ruoli a seconda delle necessità, un valore aggiunto di cui Thiago Motta ha beneficiato. Poi a dicembre, all’andata contro il Bologna, l’infortunio che ha spaccato la sua annata: da quello stop, e dalla fastidiosa distorsione alla caviglia che lo ha perseguitato per lungo tempo, non si è più ripreso. A ciò si è aggiunta la pressione del mercato con l’interessamento del Manchester City, che non si è concretizzato a gennaio ma che potrebbe tornare d’attualità in estate sempre che Pep Guardiola punti ancora su di lui, e un ritorno in campo graduale, caratterizzato però da prestazioni insufficienti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cambiaso, involuzione preoccupante

Un’involuzione imbarazzante: Cambiaso fatica, commette errori grossolani, appare svuotato e avulso dal gioco. Dal suo arrivo, Tudor lo utilizza come cambio in corsa contro Roma e Lecce (era assente alla prima con il Genoa perché infortunato) mentre a Parma gli consegna la maglia da titolare. Ma la fiducia ancora una volta non viene ricambiata perché un suo strafalcione dà il via all’azione che porta al gol partita di Pellegrino. Così sorge spontanea la domanda: perché schierarlo dal primo minuto anche contro il Monza? Probabilmente per provare a rilanciarlo nella volata Champions, ma è una grande responsabilità quella che si assume Tudor, visto che si sta giocando pure il suo futuro alla Juventus. Tanto più che il tecnico croato ha in rosa un Weah pronto a giocare a tutto fascia, ideale per il suo sistema. Il figlio d’arte scalpita ed è pronto al sorpasso. Con la sua velocità e i suoi strappi, può restituire alla Juventus quella verticalità mancata a Parma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cambiaso, involuzione preoccupante

Un’involuzione imbarazzante: Cambiaso fatica, commette errori grossolani, appare svuotato e avulso dal gioco. Dal suo arrivo, Tudor lo utilizza come cambio in corsa contro Roma e Lecce (era assente alla prima con il Genoa perché infortunato) mentre a Parma gli consegna la maglia da titolare. Ma la fiducia ancora una volta non viene ricambiata perché un suo strafalcione dà il via all’azione che porta al gol partita di Pellegrino. Così sorge spontanea la domanda: perché schierarlo dal primo minuto anche contro il Monza? Probabilmente per provare a rilanciarlo nella volata Champions, ma è una grande responsabilità quella che si assume Tudor, visto che si sta giocando pure il suo futuro alla Juventus. Tanto più che il tecnico croato ha in rosa un Weah pronto a giocare a tutto fascia, ideale per il suo sistema. Il figlio d’arte scalpita ed è pronto al sorpasso. Con la sua velocità e i suoi strappi, può restituire alla Juventus quella verticalità mancata a Parma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...