Il digiuno da gol interrotto domenica allo Stadium contro il Monza potrebbe diventare il propellente ideale per rigenerare Nico Gonzalez, che ha ritrovato la via della rete in Serie A a distanza di 4 mesi. Ben 22 gare senza esultare prima del sinistro da fuori area che ha aperto le danze contro il Monza, stoppando a 1507 minuti l’astinenza per l’argentino che fino a domenica aveva segnato una sola altra volta nella massima serie con indosso la maglia bianconera. Fatalità del destino: sempre il Monza era stata la vittima del suo primo acuto juventino in A. Era il 22 dicembre e Nico aveva contribuito al successo per 2-1 della Vecchia Signora all’U-Power Stadium.
Nico Gonzalez e la cura Tudor
Troppo tempo era passato per chi di mestiere deve (anche) fare i gol. Lo sa bene il numero 11 che non ha vissuto finora un’annata di quelle da ricordare tra prove incolori e guai fisici. Il peggio, però, è passato e ora Nico punta a tornare protagonista. La cura Tudor in tal senso sembra aver dato i primi effetti. Tanto che Gonzalez anche nelle gare precedenti era stato tra i migliori. Il trasloco in pianta stabile nel suo ruolo naturale a destra poi ha fatto il resto. Il classe 1998, infatti, faticava sulla fascia opposta, dove spesso l’aveva collocato Motta. Largo a sinistra non riusciva ad accentrarsi per provare a calciare in porta: una delle specialità delle casa come mostrato in occasione della rete siglata al Monza. Un bel finale di stagione può permettere all’argentino di tenersi stretta pure la maglia dell’Albiceleste, nazionale con la quale ha vinto due volte la Copa America (2021 e 2025) ma non ha potuto fregiarsi del titolo mondiale a causa dell’infortunio al bicipite femorale alla vigilia di Qatar 2022. Ecco perché Nico punta dritto alla rassegna iridata del 2026 per provare a salire sul tetto del mondo con la sua Argentina.