La situazione Koopmeiners e la carta Mbangula: Juve, scelte contate

Si ferma anche Kelly e al Dall’Ara nessun infortunato dovrebbe tornare. Ma la squadra di Tudor diventa ancora più padrona del proprio destino

TORINO - Almeno la Juventus si tiene stretto il quarto posto al termine della 34ª giornata, sfruttando le frenate del Bologna a Udine e della Lazio all’Olimpico contro il Parma: nonostante i tanti guai, il turno si rivela particolarmente favorevole ai bianconeri, che riescono così a mantenere la posizione conquistata domenica sera anche dopo i posticipi. Almeno una buona notizia dai risultati delle altre, perché i calcoli sulla classifica cominciano a essere determinanti a quattro partite dal termine del campionato: con 360 minuti più recuperi vari ancora da giocare la squadra di Igor Tudor può dirsi padrona del proprio destino, pur dovendo affrontare Bologna e Lazio in trasferta e con la coperta sempre più corta.

 

I problemi della Juve

Perché i problemi non sono né di calendario né di classifica: la Juventus perde un altro pezzo, per di più in un reparto già con le scelte contate. Lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia destra per Lloyd Kelly: il difensore inglese salterà le due trasferte decisive per il piazzamento in Champions, domenica a Bologna e sabato 10 maggio (ore 18) a Roma contro la Lazio. Le notizie che arrivano dall’infermeria non possono lasciare tranquillo Tudor, che però non è tipo che cerca alibi o che si aggrappi a scuse: la Juve è destinata a puntare sempre al massimo, anche nell’emergenza totale. Un concetto abbracciato e condiviso dallo spogliatoio, come del resto ha sottolineato Khephren Thuram a caldo, dopo il successo sul Monza: «Non possiamo cercare scuse, Yildiz ha preso un rosso e andiamo a Bologna senza di lui, ma non abbiamo scuse. Dobbiamo vincere e basta», è il concetto espresso dal centrocampista bianconero che fa riferimento a un’altra pesante assenza nel match del Dall’Ara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L'assenza di Yildiz, Koop e Vlahovic

Senza Kenan Yildiz la Juventus si ritrova un altro guaio al quale dover porre rimedio a livello tecnico, con scelte dell’allenatore croato che dovrà tamponare anche la probabile mancanza di Teun Koopmeiners: difficile che il centrocampista olandese, che sarebbe il principale candidato a ricoprire il ruolo di trequartista al fianco di Nico Gonzalez, riesca a recuperare in tempo per domenica. La situazione di Koop verrà monitorata giorno per giorno e in ogni caso l’idea di Tudor è quella di non correre troppi rischi nel provare ad anticipare i rientri dagli infortuni: a meno di necessità straordinarie, meglio un po’ di sana prudenza. E pure Dusan Vlahovic non è sicuro di rientrare per Bologna. Può sperare in un posto da titolare Chico Conceiçao così come Samuel Mbangula, finora mai schierato dal tecnico croato: Tudor decide sulla base di ciò che ogni calciatore dimostra in allenamento, senza guardare ad altro. Chi è più in forma, gioca: anche se il margine di scelta si è ridotto ai minimi termini.

Le soluzioni di Tudor

Perché, ritornando al discorso dell’emergenza in difesa, l’assenza di Kelly porterà Tudor a dover reinventarsi l’ennesima difesa inedita della stagione: Gatti non riuscirà sicuramente a recuperare per domenica. E non è nelle idee di Tudor, almeno al momento, quella di modificare il sistema di gioco ormai collaudato: con la difesa a tre, gli intoccabili sono Renato Veiga e Pierre Kalulu, e il terzo a completare il reparto al Dall’Ara potrebbe essere Nicolò Savona, che di fatto è un centrale di difesa a tre di ruolo (compito svolto in Next Gen da “braccetto” di destra). Così l’assetto non andrebbe modificato, altrimenti l’altra ipotesi è quella di arretrare Manuel Locatelli al centro della linea difensiva a tre, affiancando McKennie a Thuram. Ma il capitano bianconero ha dimostrato di essere fondamentale a centrocampo e, specialmente in questa fase delicata, la Juve ha bisogno di aggrapparsi alle sue certezze. 

WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Almeno la Juventus si tiene stretto il quarto posto al termine della 34ª giornata, sfruttando le frenate del Bologna a Udine e della Lazio all’Olimpico contro il Parma: nonostante i tanti guai, il turno si rivela particolarmente favorevole ai bianconeri, che riescono così a mantenere la posizione conquistata domenica sera anche dopo i posticipi. Almeno una buona notizia dai risultati delle altre, perché i calcoli sulla classifica cominciano a essere determinanti a quattro partite dal termine del campionato: con 360 minuti più recuperi vari ancora da giocare la squadra di Igor Tudor può dirsi padrona del proprio destino, pur dovendo affrontare Bologna e Lazio in trasferta e con la coperta sempre più corta.

 

I problemi della Juve

Perché i problemi non sono né di calendario né di classifica: la Juventus perde un altro pezzo, per di più in un reparto già con le scelte contate. Lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia destra per Lloyd Kelly: il difensore inglese salterà le due trasferte decisive per il piazzamento in Champions, domenica a Bologna e sabato 10 maggio (ore 18) a Roma contro la Lazio. Le notizie che arrivano dall’infermeria non possono lasciare tranquillo Tudor, che però non è tipo che cerca alibi o che si aggrappi a scuse: la Juve è destinata a puntare sempre al massimo, anche nell’emergenza totale. Un concetto abbracciato e condiviso dallo spogliatoio, come del resto ha sottolineato Khephren Thuram a caldo, dopo il successo sul Monza: «Non possiamo cercare scuse, Yildiz ha preso un rosso e andiamo a Bologna senza di lui, ma non abbiamo scuse. Dobbiamo vincere e basta», è il concetto espresso dal centrocampista bianconero che fa riferimento a un’altra pesante assenza nel match del Dall’Ara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
La situazione Koopmeiners e la carta Mbangula: Juve, scelte contate
2
L'assenza di Yildiz, Koop e Vlahovic