Buffon assolve Yildiz: “Niente processi. Motta? Talento straordinario”

Il Capo Delegazione dell'Italia tra lotta Scudetto, Tudor e la corsa Champions: "La Juve deve andarci!"

La lotta Scudetto tra Napoli ed Inter, il Toro di Paolo Vanoli fino alla Juve di Tudor e... Motta. A parlare è Gianluigi Buffon, Capo Delegazione dell'Italia di Luciano Spalletti. In un'intervista a La Stampa la leggenda bianconera ha trattato i temi della Serie A, concentrandosi in particolare sul momento della Juve: dalla lotta Champions alla gestione dei due tecnici passando per l'espulsione di Kenan Yildiz contro il Monza.

Buffon: lotta Napoli-Inter e Toro

Buffon parte dalla lotta Scudetto con Inter e Napoli. Ma c'è un favorito? "I nerazzurri sono la squadra più attrezzata per ciò che hanno fatto di recente e per la consapevolezza di un gruppo che, giustamente, si sente al pari dei più forti. Il Napoli per due motivi: l’effetto Conte in panchina e un cammino senza altre distrazioni se non il campionato". Dalla corsa Scudetto ad una squadra di Torino... non la Juve, o meglio non ancora. Buffon si è espresso sul campionato del Toro e sul tecnico granata Vanoli: "Sono contento per Paolo: abbiamo anche giocato insieme nel Parma, lo conosco bene e apprezzo da tempo per come vede il calcio e per la passione che ci mette nel suo lavoro. Promosso? Si, promosso: direi un allenatore dal cuore Toro. E dal futuro importante: non mi meraviglierei di ritrovarlo, tra qualche tempo, su una delle panchine più pesanti".

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La Juve di Tudor e l'opinione su Motta

Da una squadra di Torino all'altra, dal Toro alla... Juve, ed in particolare su Igor Tudor: "Sta facendo bene… Si vede che è entrato subito in sintonia con un ambiente che conosce. E non è un particolare da poco. Ha creato empatia con i giocatori, sa rapportarsi con i media, trasmette energia, ma non cancelliamo il passato". Non manca una battuta sul predecessore di Tudor, ovvero Thiago Motta, con cui le cose non sono andate come sperato. Che per Buffon resta un grande tecnico: "Non vorrei che tutti questi ragionamenti sulla possibile svolta già avvenuta vadano a discapito di quanto fatto prima: non chiedetemi i motivi del cambio tecnico, non posso rispondervi, ma una cosa mi è ben chiara, Thiago è un allenatore dallo straordinario talento e avrà modo e tempo di dimostrarlo".

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Dalla corsa Champions al gesto di Yildiz

La Juve riuscirà ad andare in Champions? Buffon risponde in maniera perentoria: "La Juventus deve andare in Champions… Deve farlo per ciò che rappresenta, per la sua storia, per i suoi tifosi. Sarà una bella lotta, non facile, ma l’obiettivo del quarto posto va centrato".  All'ex numero 1 bianconero viene chiesta un'opinione sul gesto di Kenan Yildiz contro il Monza, che gli è costato il rosso diretto. Un gesto per il quale il fantasista turco ha chiesto scusa, prima in campo e poi sui social: "Un gesto istintivo, sbagliato, ma non cattivo: fa parte del processo di crescita per un ragazzo non ancora ventenne. Gli farà bene, ha capito di essere andato oltre già uscendo dal campo: ora, però, non buttiamogli la croce addosso, niente processi o moralismi. Si è scusato in un secondo".

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La lotta Scudetto tra Napoli ed Inter, il Toro di Paolo Vanoli fino alla Juve di Tudor e... Motta. A parlare è Gianluigi Buffon, Capo Delegazione dell'Italia di Luciano Spalletti. In un'intervista a La Stampa la leggenda bianconera ha trattato i temi della Serie A, concentrandosi in particolare sul momento della Juve: dalla lotta Champions alla gestione dei due tecnici passando per l'espulsione di Kenan Yildiz contro il Monza.

Buffon: lotta Napoli-Inter e Toro

Buffon parte dalla lotta Scudetto con Inter e Napoli. Ma c'è un favorito? "I nerazzurri sono la squadra più attrezzata per ciò che hanno fatto di recente e per la consapevolezza di un gruppo che, giustamente, si sente al pari dei più forti. Il Napoli per due motivi: l’effetto Conte in panchina e un cammino senza altre distrazioni se non il campionato". Dalla corsa Scudetto ad una squadra di Torino... non la Juve, o meglio non ancora. Buffon si è espresso sul campionato del Toro e sul tecnico granata Vanoli: "Sono contento per Paolo: abbiamo anche giocato insieme nel Parma, lo conosco bene e apprezzo da tempo per come vede il calcio e per la passione che ci mette nel suo lavoro. Promosso? Si, promosso: direi un allenatore dal cuore Toro. E dal futuro importante: non mi meraviglierei di ritrovarlo, tra qualche tempo, su una delle panchine più pesanti".

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