Pagina 3 | Priorità Vlahovic, contatto Hojlund, carta Douglas Luiz: l’attacco Juve da rifondare

TORINO - Vada come vada questo mini torneo di tre partite che ancora mancano alla fine del campionato, la Juventus avrà comunque una priorità assoluta cui mettere mano in sede di mercato: sistemare l’attacco. Poi, certo: proprio dall’esito di questo mini torneo - da cui, casomai non fosse chiaro, uscirà il nome del quarto club con il pass Champions - dipenderanno le strategie per sistemare quella priorità. Perché è inutile girarci attorno: partecipare a quella giostra fa tutta la differenza del mondo sia in termini economici (annotazione oltre i confini della banalità: scusate), sia in termini di appeal nei confronti degli obiettivi di mercato. La rivelazione di Agüero circa la sua vicinanza alla Juventus (trattativa che all’epoca Tuttosport aveva raccontato nei dettagli, con buona pace dei detrattori da divano) poi sfumato soltanto perché "all’epoca la Juve non faceva la Champions". Figuratevi ora, quando la platea di partecipanti si è così allargata da garantire la vetrina più prestigiosa anche a club e a giocatori di media levatura. Tutta la differenza del mondo, appunto. Così, magari, è meglio ampliare un poco il raggio di interesse e prendere in considerazione gente di qualità, certo, ma che non sia nel radar dei top club o, comunque, di quelli in grado di garantire comunque l’ascolto della musichetta più famosa nei pre partita.

 

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Juve, Hojlund il primo della lista per rinforzare l'attacco

Uno di questi, peraltro già da tempo nei radar bianconeri, è Rasmus Hojlund, E, a pensarci un attimo, è perfino straniante partire da una premessa del genere per andare a discutere con il Manchester United, un club storicamente al top in Inghilterra e in Europa ma che da anni (occhio, Juve: la storia non è una garanzia per se stessa...) non riesce a tornare ai livelli precedenti in conseguenza dell’affastellarsi di valutazioni e (soprattutto...) gestioni inadeguate. Dunque Hojlund, attaccante danese di accreditate potenzialità che gli inglesi hanno comprato dall’Atalanta per 70 milioni più 10 di bonus. Già: a Bergamo sanno vendere bene... Il danese, ora, è sceso nella gerarchie di Amorim a svantaggio, pensate un po’ di quello Zirkzee che a dicembre veniva considerato il peggior attaccante nella storia dello United, ed è sacrificabile per aprire lo spazio a Gyokeres, vecchio pallino del tecnico portoghese. Attenzione, perché su Hojlund va registrata anche la concorrenza del Napoli nel caso in cui i Red Devils decidessero di affondare il colpo sull’arrivo di Osihmen (altro, complicatissimo però, obiettivo bianconero) con l’inserimento del danese come contro partita.

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Lookman e Retegui le alternative a Hojlund

C’è, poi, da considerare la variabile Vlahovic perché è evidente come la sua cessione sia ormai una priorità dell’estate per evitare di perderlo nella prossima a parametro zero. La Juve, che ha già in buona parte ammortizzato il costo del cartellino, mette in conto 40 milioni di euro con la disponibilità a sconti in sede di trattativa. Cosicché Dusan diventa un giocatore assai interessante per i parametri che si registrano in Premier League. Così come una importante carta da giocare sul tavolo delle trattative è quel Douglas Luiz che ha fallito a Torino ma che continua ad avere molti estimatori in Premier. Le alternative a Hojlund? Ovviamente ora si guarda all’Atalanta dove piacciono tanto Lookman quanto Retegui, due elementi valorizzati (manco a dirlo) dal lavoro di Gasperini. Ma a Bergamo, tranne cataclismi, in Champions ci andranno e non è detto che i giocatori decidano di perdere quella vetrina almeno per la prossima stagione. Così si torna sempre lì: al mini torneo di tre partite il cui sito finale farà tutta la differenza del mondo.

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Lookman e Retegui le alternative a Hojlund

C’è, poi, da considerare la variabile Vlahovic perché è evidente come la sua cessione sia ormai una priorità dell’estate per evitare di perderlo nella prossima a parametro zero. La Juve, che ha già in buona parte ammortizzato il costo del cartellino, mette in conto 40 milioni di euro con la disponibilità a sconti in sede di trattativa. Cosicché Dusan diventa un giocatore assai interessante per i parametri che si registrano in Premier League. Così come una importante carta da giocare sul tavolo delle trattative è quel Douglas Luiz che ha fallito a Torino ma che continua ad avere molti estimatori in Premier. Le alternative a Hojlund? Ovviamente ora si guarda all’Atalanta dove piacciono tanto Lookman quanto Retegui, due elementi valorizzati (manco a dirlo) dal lavoro di Gasperini. Ma a Bergamo, tranne cataclismi, in Champions ci andranno e non è detto che i giocatori decidano di perdere quella vetrina almeno per la prossima stagione. Così si torna sempre lì: al mini torneo di tre partite il cui sito finale farà tutta la differenza del mondo.

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