Fuori Rovella, dentro Thuram: sfida tra rivelazioni in Lazio-Juve

Nicolò, che a fine stagione sarà riscattato dai biancocelesti, è l'ex che cerca 'vendetta' nella gara decisiva per la qualificazione alla prossima Champions

TORINO - Stesso ruolo. Stessa età. E stesso valore di mercato, su per giù, schizzato verso l’alto in una stagione che li sta vedendo tra i maggiori protagonisti della propria squadra. No, nessun indovinello, la risposta è servita: gli identikit sono quelli che conducono a Nicolò Rovella e a Khephren Thuram. Entrambi centrocampisti, entrambi classe 2001. Ed entrambi trascinatori – lì nella zona nevralgica del campo – rispettivamente di Lazio e Juventus, domani pomeriggio chiamate a specchiarsi all’Olimpico in una sfida che metterà in palio una generosa fetta della torta Champions. La contesa nel vortice capitolino, tra gli Internazionali di tennis e l’elezione del nuovo Papa, passerà anche e soprattutto dai loro piedi.

Rovella, Thuram e il valore raddoppiato

Ma ruolo ed età non sono gli unici punti che accomunano le carriere dell’azzurro e del transalpino, legati anche dai colori bianconeri. La Juventus per Rovella rappresenta un passato trascorso in un battito di ciglia, in quei 24’ ripartiti in tre presenze che hanno inaugurato e al contempo concluso la sua avventura a Torino, nell’estate del 2022, prima della cessione in prestito al Monza. Nel caso di Thuram, invece, la maglia bianconera è presente e soprattutto futuro, cardine dell’attuale gruppo guidato da Tudor e già certezza dell’organico che dopo il Mondiale per Club sarà nelle mani di chissà chi. Alla Continassa il primo è stato sacrificato sull’altare del bilancio a fronte di una proposta da 17 milioni della Lazio, un prestito biennale con riscatto che scatterà ufficialmente al termine di questo campionato, mentre il secondo è stato strappato al Nizza, a un solo anno dalla scadenza di contratto, per 20 milioni di euro. I due centrocampisti, insomma, sono accomunati anche dal valore delle operazioni che li hanno interessati, valore del cartellino che oggi è già pressoché raddoppiato in entrambi i casi.

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Il confronto

Rovella e Thuram, dunque, domani pomeriggio incroceranno i tacchetti con stato d’animo differente, ma medesimo desiderio di proseguire la lunga volata verso il quarto posto. Il giovane lombardo serberà una sana voglia di rivalsa nei confronti del club bianconero, che tanto aveva investito per portarlo a Torino dal Genoa nel 2021. Il coetaneo francese intenderà proseguire il momento magico che lo sta vedendo indossare i panni del trascinatore. Difficile far pendere l’ago della bilancia dall’una o dall’altra parte nella valutazione sulla bontà della doppia operazione con cui la Juventus, di fatto, ha “scambiato” il primo con il secondo. Anche perché il laziale è più uomo d’ordine e di geometrie, mentre il transalpino sfrutta strappi e strapotenza fisica per incidere sotto porta: lo testimoniano i cinque gol e sei assist messi a referto finora, mentre il “collega” è ancora a secco di reti. Quel che resta, semmai, è la bontà del lavoro dello scouting juventino, in entrambe le circostanze. Rovella da una parte, Thuram dall’altra. Non per forza uno meglio dell’altro, non per forza un’operazione giusta e una sbagliata. Ma la partita di domani, in un senso o nell’altro, un parziale verdetto sulla disputa lo consegnerà. A meno di un pareggio che costringerà entrambi a guardare, con un pizzico di apprensione, ai risultati del Bologna e della Roma.

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TORINO - Stesso ruolo. Stessa età. E stesso valore di mercato, su per giù, schizzato verso l’alto in una stagione che li sta vedendo tra i maggiori protagonisti della propria squadra. No, nessun indovinello, la risposta è servita: gli identikit sono quelli che conducono a Nicolò Rovella e a Khephren Thuram. Entrambi centrocampisti, entrambi classe 2001. Ed entrambi trascinatori – lì nella zona nevralgica del campo – rispettivamente di Lazio e Juventus, domani pomeriggio chiamate a specchiarsi all’Olimpico in una sfida che metterà in palio una generosa fetta della torta Champions. La contesa nel vortice capitolino, tra gli Internazionali di tennis e l’elezione del nuovo Papa, passerà anche e soprattutto dai loro piedi.

Rovella, Thuram e il valore raddoppiato

Ma ruolo ed età non sono gli unici punti che accomunano le carriere dell’azzurro e del transalpino, legati anche dai colori bianconeri. La Juventus per Rovella rappresenta un passato trascorso in un battito di ciglia, in quei 24’ ripartiti in tre presenze che hanno inaugurato e al contempo concluso la sua avventura a Torino, nell’estate del 2022, prima della cessione in prestito al Monza. Nel caso di Thuram, invece, la maglia bianconera è presente e soprattutto futuro, cardine dell’attuale gruppo guidato da Tudor e già certezza dell’organico che dopo il Mondiale per Club sarà nelle mani di chissà chi. Alla Continassa il primo è stato sacrificato sull’altare del bilancio a fronte di una proposta da 17 milioni della Lazio, un prestito biennale con riscatto che scatterà ufficialmente al termine di questo campionato, mentre il secondo è stato strappato al Nizza, a un solo anno dalla scadenza di contratto, per 20 milioni di euro. I due centrocampisti, insomma, sono accomunati anche dal valore delle operazioni che li hanno interessati, valore del cartellino che oggi è già pressoché raddoppiato in entrambi i casi.

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