Tudor sulle difficoltà alla Juventus
Tudor incalzato sulle difficoltà affrontate in passato soprattutto nella recente stagione alla Lazio, paragonabili a quelle odierne alla Juventus, non fa drammi: "Non si può paragonare nessuna situazione perché sono club, momenti e giocatori diversi. Quando si parla di lavoro, ce ne è sempre uno da fare che è quello dell'allenatore che lo deve fare al massimo. Le difficoltà sono ovunque e diverse. Dico sempre che allenare sia in Serie B o al Real Madrid, dal mio punto di vista, le problematiche sono simili e ovunque vanno risolte. C'è da far crescere i giocatori, la fiducia nell'ambiente. Dal primo giorno qui ci sono problematiche importanti, giocatori importanti fuori, ma va accettato. Ho visto una squadra vogliosa di finire bene per prendere quello che vogliamo".
La formazione bianconera soffre una scarsità realizzativa nei secondi tempi. Qual è la soluzione? "Non penso a queste cose. Dico sempre di andare forte, si deve sempre andare forte e uguale. Non è che dopo l'1-0 si va piano o dico di andare piano. Ci sono tanti argomenti che potrei tirare fuori, ma non è il momento e non porta a niente". Qual è stata la Juve che ha convinto di più Tudor? "Tanti pezzi fatti bene, nell'ultima (Bologna, ndr) ho visto concretezza. Buono il primo tempo contro la Roma, si è creato. Dal primo giorno dico sempre non bisogna limitarsi quando si chiede di costruire una squadra, bisogna lavorare su tutto. Ci sono problematiche che magari non ti aiutano, però non bisogna arrendersi e tirare il massimo".