Kelly con Rouhi: come può giocarsi Tudor Juventus-Udinese...

L'inglese in recupero, si va verso una scelta ‘green’ a fianco di Veiga. Altrimenti...

TORINO - Sarà pure emergenza, ma Igor Tudor le sta provando tutte. Per restare ottimista. Per tenere tutti sul pezzo. Per darsi soluzioni, soprattutto. Non è un caso che, tra le immagini social pubblicate dalla stessa Juventus attraverso i propri canali, il video in apertura parta con un sorriso spalancato dell’allenatore. Serve ad alleggerire l’aria, a tirare il freno alla tensione. Così il tecnico, che alle 14 parlerà in conferenza stampa e magari svelerà idee e sensazioni, sta vivendo in fondo questi giorni di accompagnamento alla prima delle due finali della stagione: l’Udinese è più o meno dietro l’angolo, quindi è arrivato sostanzialmente il momento delle decisioni. E come si fa con una decina di assenti? Si prova, intanto.

Juve-Udinese: chi c'è e chi no

Cosa che ha fatto ieri, con il recupero - parziale - di Lloyd Kelly, per una parte della seduta in gruppo; ancora lavoro personalizzato per Teun Koopmeiners, Andrea Cambiaso e Federico Gatti, sì rientrato con la Lazio ma evidentemente ancora non al meglio. Ecco, a proposito del centrale di difesa: il suo ritorno sarà in stile Olimpico, dunque per la panchina e da utilizzare in caso di necessità, come un estintore da estrarre dalla teca. Federico vuole esserci a tutti i costi e proverà a farlo al massimo, ma per la gara dello Stadium si andrà dunque verso una difesa totalmente inedita e basata su una grande certezza: Renato Veiga resterà al centro della retroguardia, intorno al portoghese si potrà invece variare, eccome.

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Difesa Juve, le due opzioni di Tudor

Qui si deciderà soltanto in prossimità della partita, basandosi evidentemente sulle sensazioni dei diretti protagonisti. Per capirci: l’opzione numero uno prevederebbe il ritorno di Kelly dal primo minuto e la possibilità che Jonas Rouhi - 6 presenze quest’anno, non gioca da Juve-Cagliari del 23 febbraio - possa agire da braccetto, potendo avanzare dunque Locatelli in mediana senza quindi rinunciare alla doppia fase del capitano. In questo modo, McKennie agirebbe al suo fianco e Weah e Alberto Costa sugli esterni.

Opzione numero due: non dovesse farcela l’inglese, allora Tudor potrebbe abbassare Alberto Costa, ridisegnando il centrocampo con l’ingresso di Douglas Luiz al fianco di Locatelli e McKennie dirottato sulla fascia. Sembrano calcoli scientifici, di sicuro situazioni attorno alle quali diventa facile arrovellarsi, anche solo per presentare il vestito migliore in una serata che ha come dress code un abito da gala. Ma bisogna fare una virtù di ogni necessità, e un po’ godersi l’abbondanza lì davanti, per la quale almeno le opzioni dalla panchina non saranno poi così risicate come lo sono state in passato.

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Le scelte in attacco

Tornando alle immagini social: il più sorridente era sicuramente Kenan Yildiz, il più serio forse Dusan Vlahovic. Il primo rientra dopo un doppio turno di squalifica parso eterno, il secondo sta molto meglio e ha un’altra settimana di allenamento nelle gambe, tale da renderlo più fluido nei movimenti e ancor più voglioso di giocare. Offensivamente, non sembrano esserci tanti nodi, con il ritorno del Dieci già dal 1’ e l’accompagnamento sulla parte opposta di Nico Gonzalez, tra i primi a presentarsi ieri alla Continassa con tanto di stretta di mano a Maurizio Scanavino, presente a bordocampo prima dell’allenamento. Un ballo a due, sulla punta. Ma Kolo Muani ha dimostrato di star bene, meglio di Dusan, e allora anche quelle nubi sanno diradarsi.

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TORINO - Sarà pure emergenza, ma Igor Tudor le sta provando tutte. Per restare ottimista. Per tenere tutti sul pezzo. Per darsi soluzioni, soprattutto. Non è un caso che, tra le immagini social pubblicate dalla stessa Juventus attraverso i propri canali, il video in apertura parta con un sorriso spalancato dell’allenatore. Serve ad alleggerire l’aria, a tirare il freno alla tensione. Così il tecnico, che alle 14 parlerà in conferenza stampa e magari svelerà idee e sensazioni, sta vivendo in fondo questi giorni di accompagnamento alla prima delle due finali della stagione: l’Udinese è più o meno dietro l’angolo, quindi è arrivato sostanzialmente il momento delle decisioni. E come si fa con una decina di assenti? Si prova, intanto.

Juve-Udinese: chi c'è e chi no

Cosa che ha fatto ieri, con il recupero - parziale - di Lloyd Kelly, per una parte della seduta in gruppo; ancora lavoro personalizzato per Teun Koopmeiners, Andrea Cambiaso e Federico Gatti, sì rientrato con la Lazio ma evidentemente ancora non al meglio. Ecco, a proposito del centrale di difesa: il suo ritorno sarà in stile Olimpico, dunque per la panchina e da utilizzare in caso di necessità, come un estintore da estrarre dalla teca. Federico vuole esserci a tutti i costi e proverà a farlo al massimo, ma per la gara dello Stadium si andrà dunque verso una difesa totalmente inedita e basata su una grande certezza: Renato Veiga resterà al centro della retroguardia, intorno al portoghese si potrà invece variare, eccome.

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