Rientri e corse al J Medical: Juve, Tudor prepara la formazione Champions

Udinese subito archiviata: il tecnico bianconero pensa già al Venezia per completare il lavoro

TORINO - Fino alla fine. Lo impone il motto di casa, lo esige soprattutto la classifica. E allora: nemmeno il tempo di archiviare il successo contro l’Udinese che, per la Juventus, è già tempo di volgere lo sguardo a un nuovo orizzonte. L’ultimo e decisivo di questo tribolato campionato, iniziato con Thiago Motta e destinato a concludersi con Tudor: a Venezia, domenica sera, si deciderà la lunga volata per un posto in Champions League.

A Venezia per vincere

I bianconeri partono qualche metro avanti rispetto a quel che resta della concorrenza, ma il rettilineo è ancora tutto da completare, per giunta di fronte a una squadra chiamata all’all-in per la salvezza. Vincere, a proposito di adagi, sarà l’unica cosa che conta: il successo della Roma contro il Milan, nella domenica della grande abbuffata, con tutta la Serie A (o quasi) in contemporanea, non permetterà ai bianconeri alcun calcolo né alcuna gestione.

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Tornano Thuram e Savona

La Juventus si presenterà in Laguna forte del successo ai danni dell’Udinese, appunto. La prova dello Stadium non ha certo generato entusiasmo, ma ha consegnato una classifica confortante, perché – a 90’ dal gong – tutto è nelle mani e nei piedi del gruppo di Tudor. Che già oggi, alla ripresa, si arricchirà di qualche rientro, per placare la totale emergenza che ha caratterizzato le ultime uscite in campionato. Già, perché il tecnico croato potrà iniziare a pensare all’undici da schierare al Penzo sapendo di poter fare affidamento su due pedine in più: Thuram e Savona, naturalmente, che domenica scorsa hanno scontato il loro turno di squalifica.

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Due soluzioni in più per Tudor

L’importanza del francese è testimoniata dal livello delle sue recenti prestazioni, unito a un apporto in zona gol che racconta già di cinque reti e sei assist in stagione. Impressionante la crescita, entusiasmanti i margini di miglioramento ancora a disposizione. Ma non va sottovalutato nemmeno il rientro del prodotto della Next Gen, prezioso soprattutto in chiave tattica: l’azzurrino garantirà infatti una soluzione in più per tirar dritto con l’ormai più che collaudato 3-4-2-1, dopo aver dovuto adattare il brillante Alberto Costa al vestito più caro a Tudor. I due saranno reduci dal riposo forzato e, dunque, anche più freschi a livello atletico: hanno assistito dalla tribuna all’ultima partita, in cui – a proposito di squalifiche – i diffidati Cambiaso, Locatelli, Weah e McKennie hanno dribblato i cartellini gialli.

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McKennie-Weah, niente Usa. Gatti non al top

Il giudice sportivo, dunque, non negherà loro il gran ballo di fine anno, a meno che ci si metta qualche noia fisica. L’americano, in particolare, è stato infatti obbligato a lasciare il campo, domenica, a causa di un duro colpo subito da Kristensen. Oggi, alla ripresa, il texano si sottoporrà agli accertamenti del caso, confidando che il cambio forzato con Douglas Luiz sia stato figlio soltanto di una botta, per quanto il giocatore abbia una predisposizione innata a stringere i denti nei momenti di difficoltà. A proposito di americani: lo staff degli Stati Uniti, nella giornata di ieri, ha diramato la lista dei pre-convocati per la Gold Cup in estate, competizione cui non prenderanno evidentemente parte né McKennie né Weah, in contemporanea impegnati nel Mondiale per Club con la Juventus. 
Aggiornamento verso Venezia completato? Quasi. All’appello manca ancora Gatti, reduce da due convocazioni, anche se in condizioni fisiche precarie. Il difensore non è ancora al meglio, ma una settimana di lavoro alla Continassa potrebbe aumentare la sua autonomia, al momento ancora molto ridotta.

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TORINO - Fino alla fine. Lo impone il motto di casa, lo esige soprattutto la classifica. E allora: nemmeno il tempo di archiviare il successo contro l’Udinese che, per la Juventus, è già tempo di volgere lo sguardo a un nuovo orizzonte. L’ultimo e decisivo di questo tribolato campionato, iniziato con Thiago Motta e destinato a concludersi con Tudor: a Venezia, domenica sera, si deciderà la lunga volata per un posto in Champions League.

A Venezia per vincere

I bianconeri partono qualche metro avanti rispetto a quel che resta della concorrenza, ma il rettilineo è ancora tutto da completare, per giunta di fronte a una squadra chiamata all’all-in per la salvezza. Vincere, a proposito di adagi, sarà l’unica cosa che conta: il successo della Roma contro il Milan, nella domenica della grande abbuffata, con tutta la Serie A (o quasi) in contemporanea, non permetterà ai bianconeri alcun calcolo né alcuna gestione.

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