Nicolussi, la Juve addosso poi la cessione: ora il sogno rivincita. E Motta...

I bianconeri inseguono la Champions contro il Venezia dove ritroveranno Hans: i numeri non mentono

Da titolare nella finale di Coppa Italia a spauracchio per l’accesso in Champions League. Nel giro di un anno le cose sono cambiate radicalmente per Hans Nicolussi Caviglia, che poco più di dodici mesi fa alzava al cielo, nella notte dell’Olimpico di Roma, l’ultimo trofeo vinto dalla Juventus. Quell’1-0 sull’Atalanta, di fatto, ha segnato la fine della storia tra il club e il regista valdostano. Uno di quelli che i colori bianconeri li aveva tatuati addosso come una seconda pelle, fin da ragazzino. Una lunga trafila nel vivaio per arrivare a ritagliarsi uno spazio in prima squadra e vincere la Coppa Italia da protagonista nel 2024. In estate, però, nella rivoluzione totale effettuata sul mercato, Hans si è visto tagliato fuori.

Nicolussi Caviglia e la cessione al Venezia

Tanto da essere messo prima tra gli elementi cedibili e poi venduto a titolo definitivo al Venezia, neopromosso in A. I lagunari se lo sono accaparrati in prestito con obbligo di riscatto (condizioni già scattate a febbraio) per 3,5 milioni, più bonus in caso di salvezza della squadra arancioneroverde. E con la Juventus che avrà il 10% sulla rivendita. Un piccolo tesoretto che arriverà presto dalle parti della Continassa, visto che la brillante annata di Nicolussi Caviglia alla corte di Eusebio Di Francesco non è passata inosservata tra gli operatori di mercato.

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I numeri non mentono

D’altronde, i numeri non mentono: quattro gol segnati e tre assist a impreziosire la visione di gioco euclidea con la quale governa la mediana veneziana. Bologna e Genoa sono sulle sue tracce da mesi, ma negli ultimi tempi hanno iniziato a seguirlo anche club di prima fascia come Inter, Milan e Fiorentina. La sensazione è che l’estate alle porte vedrà HNC tra i volti copertina della sessione di mercato. Scenario che negli ultimi mesi ha destato dalle parti della Continassa qualche rimpianto per essersi sbarazzati a prezzo di saldo di un ragazzo che avrebbe potuto dire ancora la sua.

Le parole di Motta

In tal senso non sono passate per nulla inosservate le dichiarazioni dell’ex tecnico bianconero Thiago Motta qualche settimana fa: «Un giocatore che abbiamo sbagliato a non trattenere è Nicolussi Caviglia, che sta dimostrando grande qualità». Parole che la dicono lunga sul pentimento avuto dall’italo-brasiliano e sull’evidente errore dovuto alla fretta di dover monetizzare per sostentare la campagna acquisti. Col senno del poi: uno come Nicolussi forse avrebbe meritato un altro trattamento e, soprattutto, considerazione.

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Nicolussi vuole la rivincita

Ecco perché domani sera, al Penzo, Hans andrà a caccia di una serata speciale per provare a prendersi una rivincita. Dal doppio significato: da un lato proverà a trascinare il suo Venezia a una clamorosa impresa salvezza. Dura ma non impossibile, classifica alla mano. Dall’altro - dovesse battere la Juventus di Tudor - farebbe aumentare il rammarico nei suoi confronti, dimostrando come il non aver creduto fino in fondo nelle sue doti sia stata una mossa sbagliata e precipitosa. Vatti a fidare dei vecchi amici: alla Vecchia Signora converrà stare in guardia e non sottovalutarlo… 

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Da titolare nella finale di Coppa Italia a spauracchio per l’accesso in Champions League. Nel giro di un anno le cose sono cambiate radicalmente per Hans Nicolussi Caviglia, che poco più di dodici mesi fa alzava al cielo, nella notte dell’Olimpico di Roma, l’ultimo trofeo vinto dalla Juventus. Quell’1-0 sull’Atalanta, di fatto, ha segnato la fine della storia tra il club e il regista valdostano. Uno di quelli che i colori bianconeri li aveva tatuati addosso come una seconda pelle, fin da ragazzino. Una lunga trafila nel vivaio per arrivare a ritagliarsi uno spazio in prima squadra e vincere la Coppa Italia da protagonista nel 2024. In estate, però, nella rivoluzione totale effettuata sul mercato, Hans si è visto tagliato fuori.

Nicolussi Caviglia e la cessione al Venezia

Tanto da essere messo prima tra gli elementi cedibili e poi venduto a titolo definitivo al Venezia, neopromosso in A. I lagunari se lo sono accaparrati in prestito con obbligo di riscatto (condizioni già scattate a febbraio) per 3,5 milioni, più bonus in caso di salvezza della squadra arancioneroverde. E con la Juventus che avrà il 10% sulla rivendita. Un piccolo tesoretto che arriverà presto dalle parti della Continassa, visto che la brillante annata di Nicolussi Caviglia alla corte di Eusebio Di Francesco non è passata inosservata tra gli operatori di mercato.

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