Milik vuole giocare: l'obiettivo dopo un anno da incubo e il rinnovo Juve

Un paio di «come stai?» sparsi, poi foto, autografi, sorrisi dispensati. Ma no, neanche una risposta. Arek Milik lunedì è stato riaccolto dai suoi tifosi e a qualcuno non sembrava vero: se n'era sentito solo parlare, in quest'annata, però in campo non si era mica visto. Braccato all'esterno del training center, il polacco si è fermato con tutti, estremamente disponibile ed evidentemente disteso: pollice in su a chi gli chiedeva delle condizioni, una replica che però nasconde mille sfumature, alcune delle quali pronte a sfociare nel mercato. Anche in quest'ultimo appena iniziato.

Milik, 360 giorni di stop

Nello stesso pomeriggio dei saluti, Arek ha dato il via al suo piano di rientro. Si sta allenando regolarmente alla Continassa, ma non è sul viale del reinserimento. Anzi: è ancora imbrigliato nelle sedute specializzate, come quella di ieri, come lo sarà oggi. Lavoro personalizzato e distante dal gruppo, ormai da abitudine stagionale. Del resto, sono 360 giorni esatti dallo stop che ha cambiato tutto, di fatto un'intera carriera: Milik si era infortunato al ginocchio nel test in Nazionale, contro l'Ucraina, lo scorso 8 giugno.

"Poco più di un mese", si diceva...

Al 9 c'era già la certezza: avrebbe passato l'estate in totale fase di recupero dopo l'intervento al menisco mediale sinistro. Si diceva: poco più di un mese e riprenderà l'attività. Un anno dopo, letteralmente, la sensazione più diffusa è che gli ultimi scampoli della sua avventura in bianconero, almeno la parte ufficiale, siano da ricondurre all'epilogo dell'annata 2023-2024, quando con Allegri scese in campo nella finale di Coppa Italia (vinta) e con Montero segnò a Bologna, prima di chiudere con 73 minuti contro il Monza.

Annata da incubo. Futuro lontano da Torino

È stata insomma un'annata da incubo, e adesso la scelta sul futuro si fa decisiva. L'obiettivo dell'ex Napoli è quello di restare in Italia, senza alcun tipo di preclusione sull'avventura: valuterà eventuali proposte con calma e con la consapevolezza che un prestito potrebbe essere la soluzione ideale per testarsi e valutare. Ha una sola pretesa: giocare. Provare a farlo con continuità. E il rinnovo di contratto con la Juve, con tanto di riduzione dell'ingaggio e la scadenza fissata ora per il 2027, mette tutti nelle condizioni di scrollarsi di dosso l'ansia di una decisione immediata. Non avrà un biglietto per gli States, ma presto ne arriverà uno per rivederlo quantomeno con maglietta, scarpini e pallone tra i piedi. Salvo intoppi, dopo l'estate della paura, altrove potrà arrivare quella del riscatto.

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