Pagina 2 | Calciomercato Juve, O’Riley il preferito a patto che si venda: le tre alternative low cost

Due colpi in entrata: uno ha già nome e cognome, Randal Kolo Muani. Per l’altro bisognerà capire come riuscirà a muoversi Damien Comolli sulle uscite: le cessioni andranno a finanziare le entrate e dunque l’operazione per rinforzare il centrocampo, fondamentale per dare a Tudor una rosa quanto più possibile completa, dipenderà da quali saranno le risorse a disposizione. Sembra destinata a tramontare la soluzione numero uno, quella ritenuta principale da dirigenza e staff tecnico: le richieste dello Sporting per Morten Hjulmand sono altissime e i portoghesi, oltre a non schiodarsi da una valutazione di 60 milioni, non hanno intenzione di lasciar partire il capitano biancoverde, oltre che uno dei migliori calciatori della rosa.

Si vira su O'Riley

Se non cambierà qualcosa nei prossimi venti giorni, le possibilità ridotte all’ossa di arrivare a Hjulmand porteranno la Juventus a virare su un altro danese. Matt O’Riley costa la metà del suo connazionale: 30 milioni, cifra comunque troppo alta se il club bianconero non riuscirà prima a piazzare una cessione pesante a centro- campo, con Douglas Luiz primo indiziato. Per O’Riley c’è il beneplacet tecnico di Tudor: per caratteristiche è ciò che serve e potrebbe essere interpretata, con le dovute proporzioni, come la risposta bianconera a McTominay del Napoli.

Prima serve vendere

L’impatto devastante dello scozzese sul campionato italiano è già stato testato, quello di O’Riley sarebbe eventualmente tutto da verificare in una realtà totalmente diversa. Tant’è, il danese è salito prepotentemente in alto nella lista di Comolli e ci saranno altri contatti con l’entourage del giocatore e con il Brighton. Detto ciò, vale sempre lo stesso concetto: serve vendere. Altrimenti rischia di sfumare anche il piano B a centrocampo: a quel punto, si dovrebbe andare su un profilo low cost.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Le alternative low cost

La Juve non chiude la porta a Franck Kessie, però a due condizioni: liberarsi a zero e abbassare le richieste di ingaggio. Si tratta di una pista che, se l’ex milanista non dovesse nel frattempo trovare sistemazione altrove, può scaldarsi proprio a fi ne mercato: Kessie vuole lasciare l’Arabia e tornare in Europa, possibilmente in Italia. In un contesto del genere, con gli addetti ai lavori che conoscono a menadito le necessità della squadra di Tudor, diversi profi li sono stati proposti alla dirigenza juventina. I più interessanti corrispondono ai nomi di Amadou Haidara, maliano in scadenza con il Lipsia nel 2026 accostato pure alla Roma in questi giorni, e Andrey Santos, brasiliano che il Chelsea può lasciare partire in prestito. Ricordiamo che la Juventus dispone ancora di un posto da extracomunitario (oltre a uno slot per un inglese/albanese) dopo aver tesserato Jonathan David.

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Le alternative low cost

La Juve non chiude la porta a Franck Kessie, però a due condizioni: liberarsi a zero e abbassare le richieste di ingaggio. Si tratta di una pista che, se l’ex milanista non dovesse nel frattempo trovare sistemazione altrove, può scaldarsi proprio a fi ne mercato: Kessie vuole lasciare l’Arabia e tornare in Europa, possibilmente in Italia. In un contesto del genere, con gli addetti ai lavori che conoscono a menadito le necessità della squadra di Tudor, diversi profi li sono stati proposti alla dirigenza juventina. I più interessanti corrispondono ai nomi di Amadou Haidara, maliano in scadenza con il Lipsia nel 2026 accostato pure alla Roma in questi giorni, e Andrey Santos, brasiliano che il Chelsea può lasciare partire in prestito. Ricordiamo che la Juventus dispone ancora di un posto da extracomunitario (oltre a uno slot per un inglese/albanese) dopo aver tesserato Jonathan David.

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