Un gol per parte. Soprattutto, la fiducia di aver trovato continuità, e di averlo fatto già a inizio stagione. Sì, la Juve può mettersi comoda a guardare, sperando che tutto vada esattamente come sta andando: Jonathan David e Dusan Vlahovic, al momento, stanno fornendo ogni garanzia immaginata, mantenendo tutte le promesse - e le premesse - finite nel loro zainetto. Lo portano con serenità: non pesa, non si fa trascinare. Anzi, diventa quasi divertente ritrovare un duello lì dove sembravano esserci un titolare e una riserva, ma per discorsi che con il campo avevano comunque poca affinità. Tant’è: verso Juve-Inter c’è una sosta intermedia, il Canada di Jonathan la affronterà sul campo del Galles (martedì alle 20.45), la Serbia di Dusan contemporaneamente ospiterà l’Inghilterra per la sfida più delicata del girone di qualificazione Mondiale. Saranno partite indicative, pure per un posto al sole nel derby d’Italia.
Le parole di Vlahovic
«Vincere conta più di ogni altra cosa - racconta Vlahovic, in rete con la Lettonia dopo appena 12 minuti -, con gli inglesi proveremo a fare il nostro gioco. C’è fiducia per una grande prestazione». Grande prestazione anche l’ultima, che si somma a quella di Marassi, a sua volta sequel del film visto con il Parma: JD bravo a sfiancare i difensori, e il serbo ad approfittarne nel finale, quando gli spazi dei minuti precedenti diventano inevitabili praterie. Per colpire. Per affondare. Magari insieme, quantomeno a gara in corso. «Sì, possiamo farlo qualche volta. Ma spetta all’allenatore decidere», la risposta di David a SportMediaset. L’invito è stato dunque spedito a Tudor, che al suo equilibrio difficilmente rinuncerà. Non adesso, almeno: ha appena trovato la quadra, se la tiene giustamente stretta. E parte del successo è stato proprio nel cambio di uomini e mentalità dalla seconda parte del match, compresa la staffetta dei numeri nove. Costantemente efficace, finora. «Io mi sento bene, è importante per un attaccante iniziare facendo gol. Se riuscirò ad arrivare a quota 25? Ne sarei felice. Se non dovessi farcela, pazienza: darò il massimo», ha aggiunto il canadese, con un obiettivo ambizioso e parecchia fiducia registrata nelle prime uscite, pur trovando un passaggio a vuoto a Marassi.
