Riaprono i cancelli, si torna a lavorare alla Continassa, e per un attimo ancora ci si può soffermare: è la settimana di Juve-Inter, e non c’è elemento più coinvolgente, stimolante, forte e proprio nel suo significato. Sì, è la settimana di Juve-Inter e tutto intorno il ritmo è cadenzato, un po’ dagli impegni delle Nazionali, un po’ dalla giostra dei rientri. Oggi, al centro sportivo bianconero, dove riprendono gli allenamenti interrotti lo scorso mercoledì pomeriggio, si rivedono Teun Koopmeiners, Lois Openda e anche Kenan Yildiz. Tra i tre, il turco è il giocatore che ha maggiori chance di iniziare il Derby d’Italia, di incidere e decidere. Perciò, occhio alle sue condizioni e alle risposte che darà nelle prime ore a Torino, dove Tudor è pronto a riaccogliere pian piano tutti i suoi calciatori per poi scrivere sulla lavagnetta i nomi di chi gli darà maggiori garanzie. Sembra tutto uguale, e invece non lo è. Sia perché questa sfida, il tecnico, l’ha giocata tante volte ma non l’ha mai vissuta dalla panchina, sia perché all’elenco dei disponibili potrebbero aggiungersi nomi in grado di fare una chiara differenza.
Zhegrova e Openda
I primi inevitabilmente s’incrociano col mercato: Edon Zhegrova si è allenato pure in solitaria, in attesa di abbracciare quel gruppo che non ha ancora conosciuto, e in queste ore sarà pronto a sentirsi immediatamente parte del tutto; come il kosovaro, anche Openda vivrà l’emozione di una strada differente, dei nuovi colori, e del tempo che passa a modo suo quando c’è da arrivare pronti a un appuntamento. David, dal ritiro canadese, l’ha fatto capire: quello con i nerazzurri è un match completamente differente. L’attaccante rientrerà solo mercoledì, esattamente come Vlahovic. Entrambi sembrano in buone condizioni e così se li aspetta alla ripresa lo stesso Tudor, che nel frattempo, sempre dal primo allenamento di giornata, può intanto ritrovare Mattia Perin e Fabio Miretti, oltre a Juan Cabal, per il quale si sta rispettando totalmente la tabella di marcia fissata da qualche mese, quando le risposte del colombiano avevano rassicurato ognuno sui tempi di rientro, ugualmente da non forzare. E allora, una panchina più ricca, e sensazioni più forti, tenendosi ben aggrappati alla volatilità delle notizie che possono arrivare ovunque, specialmente quando si parla di giornate ricche di gare e in ogni parte del pianeta.
Juve, ballottaggio a sinistra
Se dovesse rimanere così, con le dita necessariamente incrociate per il tecnico croato, la Juventus potrebbe presentarsi al duello con l’Inter con tutti gli effettivi. Tutti tranne Cambiaso, s’intende: per il terzino (squalificato) si spalancano le porte della prima di Champions, con il Dortmund. E per il Derby si aprono invece le candidature per la sostituzione: c’è McKennie come opzione più credibile, specialmente nel caso in cui Tudor dovesse puntare su una coperta difensiva più imbottita; Joao Mario e Kostic sono i piani alternativi, quelli con cui però l’allenatore darebbe un messaggio per nulla da sottovalutare. Cioè: meglio aver voglia di darne che aver timore di prenderne. Magari il discorso alla squadra avrà questa sfumatura.
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