Il pomeriggio lo avrà passato facendo zapping tra i tanti eventi sportivi che ieri hanno affollato il palinsesto. Facile, però, immaginare che Mattia Perin uno schermo lo abbia dedicato alla diretta della quindicesima tappa della Vuelta, visto che il ciclismo è la sua grande passione, portata fin dentro lo spogliatoio bianconero. Un pomeriggio diverso, elettrico, che sa di vigilia. Sì, perché il portiere della Juventus dovrebbe tornare oggi a lavorare con il resto del gruppo, rimandando così il giovane Fuscaldo tra le fila della Next Gen. Ha morso il freno, ha lavorato in palestra, ha osservato i compagni da fuori, ma ormai – come Mads Pedersen ieri -, vede la linea del traguardo lì davanti a sé.
Perin, rientro e mercato
Perin è fuori dal maggio scorso, il 26 è stato costretto a un intervento chirurgico di “artrodesi della articolazione interfalangea prossimale del quinto dito della mano destra, resasi necessaria in seguito a una artrosi post-traumatica in sublussazione inveterata”. Lo ha costretto a saltare il Mondiale per Club e ritardare di qualche settimana l’inizio ufficiale della sua stagione, mentre tutto intorno a lui tirava aria di incertezze e cambiamento. Il portiere di Latina è stato uno dei nomi più chiacchierati della finestra di mercato estiva che si è chiusa l’1 settembre. Nella passata stagione sperava di trovare più spazio, in mezzo alle pieghe di una gerarchia che con Thiago Motta prometteva di essere variabile, viste anche le esperienze precedenti dell’allenatore. Nove presenze per 750 minuti in campo: 5 in Serie A, 3 in Champions League e 1 in Coppa Italia.
La Juve e il futuro di Perin
Presenze che sono raccolte principalmente nella prima parte della stagione, l’ultima è la disfatta in coppa contro l’Empoli il 26 febbraio. Da lì diminuiscono le partite, presumibilmente anche la fiducia tra le parti e di conseguenza si moltiplicano una lunga serie di panchine. Qualcosa si è rotto e anche chi, in diverse occasioni, ha ribadito di non disdegnare il ruolo di secondo portiere della Juventus, inizia a riflettere sul futuro. D’altronde, Perin è un portiere che farebbe comodo a diversi club di Serie A e dell’estero. Da qui il turbinio di voci e la concretezza dei sondaggi, degli approcci: in particolare, sono state Bologna e Como ad avvicinarsi maggiormente al portiere. Vuoi l’infortunio e il percorso di recupero che congelano la situazione, vuoi un accordo che non si trova; alla fine è rimasto alla Juventus.
