
La designazione di Marco Guida per Juve-Milan non passerà inosservata, soprattutto dalle parti di Torino. Il fischietto campano (tra i più esperti) torna a incrociare i bianconeri in uno dei match più caldi della stagione, e con sé porta inevitabilmente i ricordi e precedenti tutt’altro che sereni. Non è solo questione di numeri o statistiche favorevoli: ogni volta che Guida arbitra la Juventus, qualcosa accade. Episodi al limite, decisioni discusse, frasi che hanno fatto rumore, come quel famoso “non me la sono sentita” rivolto ad Antonio Conte nel post-partita contro il Genoa. Un rigore non dato, proteste furibonde, e una ferita che in casa Juve non si è mai davvero rimarginata. Ora Guida, dopo aver diretto anche alcuni derby d'Italia contro l'Inter, ritrova i bianconeri davanti al Diavolo di Max Allegri, già carico per la sfida.
Juve-Milan a Guida, i precedenti e l'ultima con i rossoneri
Il direttore di gara della sezione di Torre Annunziata ha arbitrato 27 volte la Juve. Il bilancio pende nettamente a favore della squadra di Tudor, infatti sono solo due le sconfitte. Ben 17 le vittorie e 8 i pareggi. E uno di quei due ko è avvenuto proprio contro il Milan, nel match giocato in estate 2020 dopo la pausa per il Covid. Partita segnata dalla rimonta dei rossoneri dopo il doppio vantaggio bianconero firmato da Rabiot e Cristiano Ronaldo, con il criticatissimo rigore dato non in campo da Guida, ma con On Field Review col Var per mano di Bonucci su colpo di testa ravvicinatissimo di Rebic.. Poi Ibra e compagni sono riusciti a calare un poker che per fortuna di Sarri non si è rivelato decisivo nella corsa allo scudetto, poi vinto dalla Vecchia Signora. Dopo il match contro il Diavolo, con Guida i bianconeri hanno sempre vinto, ma non sono mancate storicamente le polemiche e gli episodi controversi.
L'episodio Chiesa-Darmian
Per Marco Guida non sarà certo una prima volta in una sfida di cartello: il fischietto campano ha già arbitrato numerosi big match della Juventus. L’ultimo incrocio risale alla scorsa stagione, in un rocambolesco 4-4 contro l’Inter, dove assegnò due rigori ai nerazzurri senza particolari polemiche. Ben diversa, invece, l’atmosfera nel precedente dell’1-1 a Torino nel 2023, con reti di Vlahovic e Lautaro Martinez. In quel caso, a far discutere fu un episodio al limite: una sbracciata di Darmian su Chiesa, non sanzionata, avvenuta poco prima dell’azione che portò al pareggio dell’argentino.