Pagina 2 | Tre uomini per cambiare la Juve: Comolli, l'ultima scelta è la più difficile

TORINO - Dopo aver rinforzato il comparto performance con un profilo di grande spessore internazionale e interdisciplinare come Darren Burgess, la prossima mossa di Damien Comolli - in attesa delle nuove nomine nel CdA con l’assemblea degli azionisti fissata il 7 novembre - è quella relativa al direttore sportivo, il ruolo rimasto vacante durante l’estate. Infatti a occuparsi dell’ultima sessione di mercato sono stati Comolli stesso e il direttore tecnico François Modesto, ma la musica dovrebbe cambiare già a gennaio. Nel frattempo però la Juventus ha perso uno dei principali candidati alla ambita poltrona di ds: nella corsa è infatti uscito ufficialmente Rui Pedro Braz.

Rui Pedro Braz, niente Juve

Il dirigente sportivo portoghese, chiusa l’avventura con il Benfica - aveva preso il posto di Tiago Pinto quando quest’ultimo aveva accettato il ruolo alla Roma - è stato uno dei nomi per il quale il club bianconero aveva sondato il terreno per ricoprire l’ultimo posto ancora vacante all’interno dell’organigramma juventino. Braz possedeva tutte le caratteristiche che Comolli cerca in un dirigente che possa affiancarlo sul mercato: applicazione dell’analisi dei dati nella ricerca dei profili da valutare e acquistare, poi una profonda conoscenza del calcio internazionale. Ma sarà l’Al Ahli a poter usufruire delle conoscenze di Braz: l’ex Benfica ha sottoscritto un ricco contratto con il club arabo che ha vinto la Champions asiatica e che vede tra i suoi giocatori in organico un ex juventino come Demiral.

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Juve, i piani per il ds

Braz ha aspettato per un po’, ma poi ha ceduto al corteggiamento dell’Al Ahli: evidentemente la Juve ha altri piani per quel ruolo. Con l’uscita di scena di Braz si riduce ulteriormente la lista dei papabili per il ruolo di ds bianconero. La soluzione italiana resta sempre quella, da diverse settimane: la candidatura di Marco Ottolini, che in questo momento è però sotto contratto con il Genoa e che quindi potrebbe trasferirsi a Torino solo a fine stagione o in caso di rescissione con la società di appartenenza attuale. A questo punto la pista straniera porta a Diego Lopez, ex Lens e Bordeaux che Comolli conosce bene. A meno che non si liberi Viktor Bezhani dal Tolosa, lì dove ha lavorato a lungo fianco a fianco proprio con l’attuale dg e futuro ad bianconero. A breve cominceranno le prime manovre per impostare il mercato di gennaio e, nel giro di qualche mese, si inizierà a lavorare anche per la finestra più grande, quella estiva, anche perché, soprattutto sui giovani, bisogna muoversi con ampio anticipo per superare la concorrenza.

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Juve, i piani per il ds

Braz ha aspettato per un po’, ma poi ha ceduto al corteggiamento dell’Al Ahli: evidentemente la Juve ha altri piani per quel ruolo. Con l’uscita di scena di Braz si riduce ulteriormente la lista dei papabili per il ruolo di ds bianconero. La soluzione italiana resta sempre quella, da diverse settimane: la candidatura di Marco Ottolini, che in questo momento è però sotto contratto con il Genoa e che quindi potrebbe trasferirsi a Torino solo a fine stagione o in caso di rescissione con la società di appartenenza attuale. A questo punto la pista straniera porta a Diego Lopez, ex Lens e Bordeaux che Comolli conosce bene. A meno che non si liberi Viktor Bezhani dal Tolosa, lì dove ha lavorato a lungo fianco a fianco proprio con l’attuale dg e futuro ad bianconero. A breve cominceranno le prime manovre per impostare il mercato di gennaio e, nel giro di qualche mese, si inizierà a lavorare anche per la finestra più grande, quella estiva, anche perché, soprattutto sui giovani, bisogna muoversi con ampio anticipo per superare la concorrenza.

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