Tudor: "La Juve che non vince non piace a nessuno. Ma tutte partite da Champions". E sui fischi...

Il tecnico bianconero post Milan: "Scudetto? Inter sopra le altre". I commenti su David, Zhegrova e le scelte
Tudor: "La Juve che non vince non piace a nessuno. Ma tutte partite da Champions". E sui fischi...© Redazione

Continua la pareggite per la Juve di Tudor e anche contro il Milan il risultato finale dice 0-0. Quinto pareggio consecutivo per i bianconeri, considerando campionato e Champions League, con una serie di occasioni sciupate da una parte e dall'altra. La più importante sui piedi di Pulisic che ha calciato altissimo un rigore nel secondo tempo. Poi tante situazioni non sfruttate tra la 'scivolata' di David in area, il tiro ravvicinato di Gatti o anche le due avute da Leao per i rossoneri. Alla fine è un punto per parte in una gara che non ha regalato grandissime emozioni e al fischio finale il disappunto dei tifosi si è fatto sentire per qualche secondo.

Tudor e il cambio di Yildiz

Il tecnico ha parlato a Dazn analizzando la partita: "Mi aspettavo questa partita difficile contro una squadra forte. Ci prendiamo il punto, volevamo vincere". Sulla posizione di Yildiz largo: "Volevamo scambiare lui e Cambiaso, nel primo tempo abbiamo fatto cose interessanti, spesso si è sganciato anche Kelly. La sostituzione di Kenan? L’ho visto stanco, ha dato tutto e mi è piaciuto. Ha giocato tante partite, poi togliendo lui volevo dare il segnale di non stare dietro, mettendo due punte. Abbiamo coperto anche meglio con tre centrali, poi abbiamo creato qualcosa su cross, peccato che non abbiamo fatto gol".

Le condizioni di Bremer e il lavoro

Sulla possibilità di vedere Yildiz dietro le due punte: "Ci penso, devo trovare qualcosa che va bene a loro e anche a me. L’allenatore deve adattarsi ai giocatori, ma deve fare anche le cose in cui crede. Si può fare anche a gara in corso, quando si spacca un po’". Su Bremer: "Noi speravamo di averlo, ha provato e ha avuto un po’ di fastidio. Ma non è niente di grave. Però sappiamo che viene da un anno di stop e non si poteva farlo giocare. Ma sarà a posto dopo la sosta". Poi un piccolo siparietto con la domanda dallo studio 'Come sta Tudor?' e la risposta: "Io sto bene grazie (ride ndr). Con due gol in più avremmo avuto due vittorie in più e sarebbe stato perfetto. Così un po’ di meno, ma io devo concentrarmi sul lavoro e le cose da fare in campo. Noi abbiamo i nostri pregi e difetti, ma staremo sul pezzo sempre".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Tudor, conferenza post Juve-Milan

L'allenatore della Juve poi analizza anche in conferenza la gara contro il Milan: "Partita difficile, dispiace perché si è provato a vincere. Il pareggio ci sta, dopo il 5-3-2 non creavano più". Dopo i cambi le difficoltà sugli esterni: "È entrato Pippo (Kostic ndr)… Era una scelta da fare. Cisco (Conceicao ndr) era in programma di farlo uscire in quel momento, per il suo stato fisico. Jonathan e Kenan erano stanchi. Volevo anche dare il messaggio che si voleva vincere mettendo due attaccanti, ne abbiamo messi tre in mezzo al campo per contenere di più in quella zona". E ancora su David e le pressioni: "La sentono tutti e nessuno. Fa parte di questo club. Mi è piaciuto lui, non mi è piaciuto che non ha fatto gol. Lui è uno che fa gol, anche se non ha segnato mi è piaciuto. Si fanno scelte, si guarda, si osserva e via".

I fischi e la scelta di Rugani

Tudor poi risponde anche sui fischi dello Stadium al termine della gara: "Non li ho sentiti, sono entrato dentro...". Su Rugani, invece: "Ha una dote: si trova pronto anche quando non ha continuità di gioco. È affidabile, non era una partita facile col Milan. Se l’è cavata davvero bene". Poi spiega il percorso di crescita della Juve: "Una partita diversa da quelle che facciamo di solito, la terza settimanale, avevamo anche qualche problematica dietro. Non dico che ci siamo adattati su certe cose loro. Dispiace perché si voleva vincere e spingere ma non ci siamo riusciti". Su Zhegrova (zero minuti nelle ultime due gare): "Si fanno scelte per cosa è meglio per la squadra. Nessun nome, giudizio, osservo tutto con attenzione e butto dentro chi è più forte, poi nei cambi pensi a chi ti porta risultato".

Il critico Tudor e i valori del gruppo

Il tecnico croato continua e risponde a chi gli chiede se è preoccupato dei risultati: "No, sono soddisfatto. Lo spogliatoio è positivo, unito, con la mentalità di lavorare e fare meglio. Abbiamo sbagliato poche partite e ne ho fatte una ventina da quando sono qui, nessuna è stata facile ma ne abbiamo sbagliate poche. Questi siamo noi, la Juve, questa squadra qua, deve guadagnare ogni cosa. Sono felice di averli, allenarli, migliorarli ogni giorno e vale anche per me. Sono molto critico, però la positività è grande. La Juve che pareggia o non vince non piace a nessuno. Ho occhi e coscienza quando la squadra fa quello che deve e quando no. Queste partite sono state tutte in un calendario interessante che ci ha un po’ penalizzato… Tutte partite di Champions". A chiudere sulla lotta scudetto: "Faccio fatica ora e non trovo il momento per dare giudizi. L’Inter è sopra le altre, noi possiamo dire la nostra e poi vediamo cosa ci dice il futuro".

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Continua la pareggite per la Juve di Tudor e anche contro il Milan il risultato finale dice 0-0. Quinto pareggio consecutivo per i bianconeri, considerando campionato e Champions League, con una serie di occasioni sciupate da una parte e dall'altra. La più importante sui piedi di Pulisic che ha calciato altissimo un rigore nel secondo tempo. Poi tante situazioni non sfruttate tra la 'scivolata' di David in area, il tiro ravvicinato di Gatti o anche le due avute da Leao per i rossoneri. Alla fine è un punto per parte in una gara che non ha regalato grandissime emozioni e al fischio finale il disappunto dei tifosi si è fatto sentire per qualche secondo.

Tudor e il cambio di Yildiz

Il tecnico ha parlato a Dazn analizzando la partita: "Mi aspettavo questa partita difficile contro una squadra forte. Ci prendiamo il punto, volevamo vincere". Sulla posizione di Yildiz largo: "Volevamo scambiare lui e Cambiaso, nel primo tempo abbiamo fatto cose interessanti, spesso si è sganciato anche Kelly. La sostituzione di Kenan? L’ho visto stanco, ha dato tutto e mi è piaciuto. Ha giocato tante partite, poi togliendo lui volevo dare il segnale di non stare dietro, mettendo due punte. Abbiamo coperto anche meglio con tre centrali, poi abbiamo creato qualcosa su cross, peccato che non abbiamo fatto gol".

Le condizioni di Bremer e il lavoro

Sulla possibilità di vedere Yildiz dietro le due punte: "Ci penso, devo trovare qualcosa che va bene a loro e anche a me. L’allenatore deve adattarsi ai giocatori, ma deve fare anche le cose in cui crede. Si può fare anche a gara in corso, quando si spacca un po’". Su Bremer: "Noi speravamo di averlo, ha provato e ha avuto un po’ di fastidio. Ma non è niente di grave. Però sappiamo che viene da un anno di stop e non si poteva farlo giocare. Ma sarà a posto dopo la sosta". Poi un piccolo siparietto con la domanda dallo studio 'Come sta Tudor?' e la risposta: "Io sto bene grazie (ride ndr). Con due gol in più avremmo avuto due vittorie in più e sarebbe stato perfetto. Così un po’ di meno, ma io devo concentrarmi sul lavoro e le cose da fare in campo. Noi abbiamo i nostri pregi e difetti, ma staremo sul pezzo sempre".

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