"Ne esce meglio la Juve", "Ma devi fare la partita! Avrei fatto un casino se...": il pensiero a Dazn

Al termine dell'incontro dello Stadium, la trasmissione "Fuoriclasse" ha dato spazio ai commenti di Vieri, Matri e Ambrosini

Da una parte il quinto pareggio consecutivo per la Juventus tra Serie A e Champions. Dall'altra la frenata del Milan, che dopo 4 vittorie di fila in campionato lascia Napoli e Roma da sole in vetta alla classifica. Lo 0-0 tra bianconeri e rossoneri ha chiuso la sesta giornata prima della sosta per le nazionali. Chi ne esce meglio? "La Juve, perché aveva più da perdere e ha subito l'occasione migliore", ha detto a Fuoriclasse, postpartita di Dazn, Massimo Ambrosini, ricordando il rigore sbagliato da Pulisic. "Anche la Juve ha avuto la grossa occasione di Gatti, ma nel complesso il Milan ha tirato di più e ha più rimpianti", ha aggiunto. Secondo Alessandro Matri "ha prevalso la paura di perdere".

"A Yildiz e Conceicao, prima"

Nella trasmissione su Dazn condotta da Diletta Leotta si è parlato di stanchezza per la squadra di Tudor, con le partite ogni 3 giorni e le difficoltà di rendimento per alcuni elementi della rosa. Secondo Christian Vieri però il problema principale è stata la mancanza di aggressività: "Mi aspettavo una Juve più offensiva, in casa devi fare la partita. Bisogna dare prima la palla a Yildiz e Conceicao. Hanno fatto poco, dovevano attaccare di più. Se vuoi vincere devi tirare in porta".

"Juve, un punto fa morale"

Ambrosini guarda invece il lato positivo: "La Juve non doveva perdere per il momento che stava vivendo. Un punto fa morale, la tensione ti porta a fare queste partite. In più non è facile segnare al Milan: l'ultimo gol che ha preso su azione è alla prima di campionato". Sono mancate le giocate di Yildiz. Secondo Matri "dalla sua posizione esterna era difficile entrare nella difesa del Milan. Stanchezza? Non so, era il ritmo della partita ad essere blando".

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"Attacco Juve, ruotare così..."

Il fatto di avere tre centravanti e tante alternative nel reparto avanzato può essere più uno svantaggio che un vantaggio, almeno secondo Vieri: "La Juve ha il centravanti, è Vlahovic, farei sempre giocare lui. Però se la Juve gioca come stasera, anche Vlahovic non la prende mai. Puoi mettere chi vuoi, bisogna andare a fare gol. La storia dice che la Juventus deve cercare di vincere e fare qualcosa di più perché era in casa. Per me ruotare gli attaccanti è un modo per mandarli fuori di testa: se l'allenatore mi diceva "Tu giochi in base alla squadra avversaria" avrei fatto un casino", ha detto.

Il dilemma Vlahovic

Anche Matri darebbe più spazio a Vlahovic: "È quello che sta meglio mentalmente". L'ex attaccante bianconero però crede che Tudor "non abbia bene in mente quale sia il tridente d'attacco titolare. Yildiz è imprescindibile, ma non si sa chi siano gli altri due". Gli fa eco Ambrosini: "La Juve ha il problema del centravanti. Secondo la loro idea Vlahovic non doveva esserci; una volta rimasto sono in 3 per un posto. Tudor non ha nella sua testa di giocare con 2 punte, ma il problema di giocare con una prima punta è che questa prima punta non si sa chi è. Openda non può fare la punta centrale da solo. Tra gli altri due in un momento del genere avrei dato fiducia a Vlahovic".

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Leao: un rebus da risolvere

Quanto al Milan invece c'è da risolvere il problema Leao. Rientrato da poco dall'infortunio, deve ritrovare la forma migliore. "È stato fermo 40 giorni. Per le sue caratteristiche ha bisogno di tempo per recuperare", ha spiegato Matri. La replica di Vieri: "Ma essendo un grande giocatore, lì devi fare gol", in riferimento ai due gol sbagliati sotto porta. In ogni caso non sembra facile trovargli la giusta collocazione nel 3-5-2 di Allegri. Ne ha parlato così Ambrosini: "Può giocare vicino a Pulisic? Per me oggi Gimenez ha fatto una buona partita. Quando c'è Leao, nessuno fa il lavoro che ha fatto Gimenez. Bisogna studiare un modo per far coesistere Leao e Pulisic, perché tutti e due tendono a spostarsi verso sinistra".

La solidità difensiva del Milan

Ennesima grande prestazione in difesa dei rossoneri, che per la quarta volta nelle prime sei giornate di campionato non hanno subito gol. Secondo Ambrosini è nel dna di Allegri, che appena è arrivato ha messo a posto la difesa alla luce dei tanti gol subiti nelle ultime stagioni: "Contro le grandi squadre, il Milan farà sempre questo tipo di partita", ha rivelato l'ex centrocampista. Matri si è soffermato sul cambio di mentalità della squadra, che ha interpretato questo pareggio come due punti persi. A Vieri non piace fermarsi a parlare dei clean sheet, ma va oltre: "Non valuto il fatto che una squadra non prenda gol: valuto quando non prende un tiro in porta". Chiusura sugli applausi dello Stadium ad Allegri: "Ci mancherebbe, sono meritati", ha detto Vieri.

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Da una parte il quinto pareggio consecutivo per la Juventus tra Serie A e Champions. Dall'altra la frenata del Milan, che dopo 4 vittorie di fila in campionato lascia Napoli e Roma da sole in vetta alla classifica. Lo 0-0 tra bianconeri e rossoneri ha chiuso la sesta giornata prima della sosta per le nazionali. Chi ne esce meglio? "La Juve, perché aveva più da perdere e ha subito l'occasione migliore", ha detto a Fuoriclasse, postpartita di Dazn, Massimo Ambrosini, ricordando il rigore sbagliato da Pulisic. "Anche la Juve ha avuto la grossa occasione di Gatti, ma nel complesso il Milan ha tirato di più e ha più rimpianti", ha aggiunto. Secondo Alessandro Matri "ha prevalso la paura di perdere".

"A Yildiz e Conceicao, prima"

Nella trasmissione su Dazn condotta da Diletta Leotta si è parlato di stanchezza per la squadra di Tudor, con le partite ogni 3 giorni e le difficoltà di rendimento per alcuni elementi della rosa. Secondo Christian Vieri però il problema principale è stata la mancanza di aggressività: "Mi aspettavo una Juve più offensiva, in casa devi fare la partita. Bisogna dare prima la palla a Yildiz e Conceicao. Hanno fatto poco, dovevano attaccare di più. Se vuoi vincere devi tirare in porta".

"Juve, un punto fa morale"

Ambrosini guarda invece il lato positivo: "La Juve non doveva perdere per il momento che stava vivendo. Un punto fa morale, la tensione ti porta a fare queste partite. In più non è facile segnare al Milan: l'ultimo gol che ha preso su azione è alla prima di campionato". Sono mancate le giocate di Yildiz. Secondo Matri "dalla sua posizione esterna era difficile entrare nella difesa del Milan. Stanchezza? Non so, era il ritmo della partita ad essere blando".

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