Zhegrova, lunedì la Juve avrà la sua risposta: al momento non ci sono buone notizie…

Neanche il Kosovo risolleva il nuovo acquisto bianconero: il ct Foda sulla stessa lunghezza d’onda di Tudor

TORINO - La speranza, anche di Igor Tudor così come di ogni tifoso juventino, è che l’aria di Nazionale possa dare energia nuova a Edon Zhegrova. In realtà, però, la prima uscita non è andata come immaginato: anzi, l’utilizzo dell’ex Lille nel Kosovo è stato in linea con le ultime uscite della Juventus. In sostanza: per Zhegrova appena una manciata di minuti nel pareggio per zero a zero della Nazionale guidata dal ct Franco Foda contro la Slovenia nel match valido per le qualificazioni al Mondiale americano del prossimo anno. Un giocatore cruciale per una selezione del livello del Kosovo è dunque rimasto in panchina nel freddo di Pristina fino al minuto 88, quando ha preso il posto di Florent Muslija piazzandosi sulla destra del tridente d’attacco nel 4-3-3: significa che anche per la Nazionale l’autonomia di Zhegrova è estremamente ridotta.

L'utilizzo di Tudor

Il numero 11 bianconero è rimasto dunque in campo 6 minuti, considerando anche i 4 di recupero concessi dall’arbitro: Tudor lo aveva direttamente lasciato in panchina sia con il Milan sia con il Villarreal in Champions. E la maggioranza dei 36 minuti (recuperi esclusi) in campo con la maglia bianconera, Zhegrova li ha accumulati nella partita pareggiata contro l’Atalanta (26’). Riavvolgendo il nastro e pure alla luce di quanto visto ieri sera in Kosovo-Slovenia, pare evidente che le decisioni di Tudor sull’esterno offensivo non siano di natura tecnica quanto figlie di una valutazione fisica: del resto Zhegrova, prima di mettere qualche minuto nelle gambe da juventino, aveva disputato l’ultima partita con il Lille a dicembre e dunque ha ancora bisogno di tempo per entrare gradualmente in ritmo e poter avere più continuità di impiego e, di conseguenza, di rendimento. Ma i 26 minuti con l’Atalanta, appunto, avevano dato la sensazione che il momento di Zhegrova, anche da titolare, fosse sempre più vicino: poi invece sono arrivate due panchine con la Juve e un utilizzo estremamente limitato nella prima partita del Kosovo nella finestra di ottobre per le qualificazioni ai Mondiali.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Altra occasione

Zhegrova avrà un’altra occasione per aumentare il minutaggio: lunedì la sua Nazionale sarà impegnata a Goteborg con la Svezia nel gruppo B finora dominato dalla Svizzera. E a quel punto si capirà pure se l’esterno offensivo potrà rappresentare una valida alternativa in vista della ripresa del campionato a Como per la squadra di Tudor: finora hanno prevalso prudenza e buonsenso, ma di sicuro la formazione bianconera ha bisogno delle giocate e delle fiammate di Zhegrova per accendere una stagione che, dopo un avvio piuttosto incoraggiante, ha visto una chiara frenata con cinque pareggi di fila. Se è vero che Zhegrova non tornerà alla Continassa “spremuto”, è altrettanto chiaro che la spinta dalla Nazionale avrebbe dato fiducia al giocatore stesso e allo staff tecnico juventino. Lunedì l’occasione per avere un’altra risposta.

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TORINO - La speranza, anche di Igor Tudor così come di ogni tifoso juventino, è che l’aria di Nazionale possa dare energia nuova a Edon Zhegrova. In realtà, però, la prima uscita non è andata come immaginato: anzi, l’utilizzo dell’ex Lille nel Kosovo è stato in linea con le ultime uscite della Juventus. In sostanza: per Zhegrova appena una manciata di minuti nel pareggio per zero a zero della Nazionale guidata dal ct Franco Foda contro la Slovenia nel match valido per le qualificazioni al Mondiale americano del prossimo anno. Un giocatore cruciale per una selezione del livello del Kosovo è dunque rimasto in panchina nel freddo di Pristina fino al minuto 88, quando ha preso il posto di Florent Muslija piazzandosi sulla destra del tridente d’attacco nel 4-3-3: significa che anche per la Nazionale l’autonomia di Zhegrova è estremamente ridotta.

L'utilizzo di Tudor

Il numero 11 bianconero è rimasto dunque in campo 6 minuti, considerando anche i 4 di recupero concessi dall’arbitro: Tudor lo aveva direttamente lasciato in panchina sia con il Milan sia con il Villarreal in Champions. E la maggioranza dei 36 minuti (recuperi esclusi) in campo con la maglia bianconera, Zhegrova li ha accumulati nella partita pareggiata contro l’Atalanta (26’). Riavvolgendo il nastro e pure alla luce di quanto visto ieri sera in Kosovo-Slovenia, pare evidente che le decisioni di Tudor sull’esterno offensivo non siano di natura tecnica quanto figlie di una valutazione fisica: del resto Zhegrova, prima di mettere qualche minuto nelle gambe da juventino, aveva disputato l’ultima partita con il Lille a dicembre e dunque ha ancora bisogno di tempo per entrare gradualmente in ritmo e poter avere più continuità di impiego e, di conseguenza, di rendimento. Ma i 26 minuti con l’Atalanta, appunto, avevano dato la sensazione che il momento di Zhegrova, anche da titolare, fosse sempre più vicino: poi invece sono arrivate due panchine con la Juve e un utilizzo estremamente limitato nella prima partita del Kosovo nella finestra di ottobre per le qualificazioni ai Mondiali.

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