Pagina 2 | Calciomercato Juve, gli obiettivi sono chiari: Milinkovic-Savic, perché può arrivare a gennaio

TORINO - Prevenire? Molto meglio che curare. La vita di tutti i giorni si fa pure insegnamento sul mercato, dove la Juve sta prendendo più forza, e altra ne prenderà a seconda delle notizie pronte ad arrivare anche dalle novità dirigenziali. Alla base, un obiettivo unico, che abbraccia però più aree e si fa missione universale. E cioè: essere sì sostenibili, ma senza perdere la competitività della squadra. Che in fondo garantisce la qualificazione in Champions (quantomeno, negli ultimi anni, è andata così), che in fondo mantiene saldo il legame coi tifosi, a prescindere dall’assenza delle vittorie, almeno quelle più importanti.

Juve, la situazione a gennaio

Così, a gennaio, non è detto che i bianconeri rimangano a guardare. Anzi: la Juventus è convinta intanto di dover terminare l’opera estiva, ricominciando dall’esterno destro - gli ultimi tentativi erano stati Clauss e Castagne, del resto - e proseguendo sul centrocampista. Oh, sia chiaro: senza fare follie. Non sono previste, né saranno messe a budget. Pertanto si guarderanno le occasioni, quelle per cui i dirigenti bianconeri si stanno già attivando. A centrocampo, complice qualche possibile uscita, il primo nome resta quello di Sergej Milinkovic-Savic.

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Milinkovic e l'Al-Hilal

Il serbo è nel pieno degli ultimi mesi del rapporto con l’Al-Hilal: per ora non sono previsti discorsi di rinnovo, nonostante l’ex Lazio si trovi bene e (soprattutto) sia arrivato l’allenatore che più gli ha dato lustro in carriera, ossia Simone Inzaghi. Il desiderio di Sergej è infatti quello di tornare in Europa, e il fatto di poterlo fare in Serie A - dove ha collezionato 267 presenze per 57 gol - lo stuzzica, nemmeno poco. Da parte della Juventus, che fino a questo momento ha avanzato esclusivamente una richiesta di informazioni, potrebbero presto arrivare più concrete intenzioni di accontentarlo. A maggior ragione se dovesse liberarsi prima dal club arabo, da cui guadagna l’incredibile cifra di 20 milioni all’anno più bonus

Milinkovic-Juve, il sacrificio

Svincolarsi si farebbe quasi atto estremo: Milinkovic dovrebbe infatti andare incontro a un sacrificio tutt’altro che banale, rinunciando al salario di metà stagione, complicato pure da spalmare sul possibile contratto bianconero, per quanto competitivo e privo delle spese di cartellino. Insomma: è un’operazione intrigante, ma da mettere comunque in piedi. E la scelta di Sergej diventa un po’ di vita, oltre che di carriera: continuare a mungere finché ce n’è, oppure rimettersi quanto prima nel giro di giostra più bello che c’è, tra le luci della Champions e l’occasione juventina, appena sfiorata quando era alla Lazio. Nelle prossime settimane, ci sarà già una prima risposta.

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Il serbo è nel pieno degli ultimi mesi del rapporto con l’Al-Hilal: per ora non sono previsti discorsi di rinnovo, nonostante l’ex Lazio si trovi bene e (soprattutto) sia arrivato l’allenatore che più gli ha dato lustro in carriera, ossia Simone Inzaghi. Il desiderio di Sergej è infatti quello di tornare in Europa, e il fatto di poterlo fare in Serie A - dove ha collezionato 267 presenze per 57 gol - lo stuzzica, nemmeno poco. Da parte della Juventus, che fino a questo momento ha avanzato esclusivamente una richiesta di informazioni, potrebbero presto arrivare più concrete intenzioni di accontentarlo. A maggior ragione se dovesse liberarsi prima dal club arabo, da cui guadagna l’incredibile cifra di 20 milioni all’anno più bonus

Milinkovic-Juve, il sacrificio

Svincolarsi si farebbe quasi atto estremo: Milinkovic dovrebbe infatti andare incontro a un sacrificio tutt’altro che banale, rinunciando al salario di metà stagione, complicato pure da spalmare sul possibile contratto bianconero, per quanto competitivo e privo delle spese di cartellino. Insomma: è un’operazione intrigante, ma da mettere comunque in piedi. E la scelta di Sergej diventa un po’ di vita, oltre che di carriera: continuare a mungere finché ce n’è, oppure rimettersi quanto prima nel giro di giostra più bello che c’è, tra le luci della Champions e l’occasione juventina, appena sfiorata quando era alla Lazio. Nelle prossime settimane, ci sarà già una prima risposta.

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