La scelta di Gattuso
Buffon ha raccontato alcuni retroscena che hanno portato all'approdo di Gennaro Gattuso sulla panchina azzurra: "Una scelta spontanea, istintiva. Ranieri, quando sembrava dovesse venire, ha fatto valutazioni secondo me anche giuste sulla sua vita, sul suo passato, presente e futuro e non se l'è sentita di aderire al progetto. Allora c'erano 4-5 nomi. In certi momenti al di là del nome e del curriculum, se uno ha una certa sensibilità e capisce il gruppo con il quale lavora, allora sa che ci sono allenatori non migliori o peggiori, ma più funzionali ad una certa squadra. Al Presidente è piaciuta subito questa idea e sono convinto che sia stata la scelta più giusta, ma non significa aver risolto tutti i problemi". Sulla gara con la Norvegia: "Potrà valere poco per la classifica ma vale tanto per avere autorità nell'andare a prenderci quello che vogliamo a marzo".
Spalletti e l'addio dalla Nazionale
Buffon si è espresso così sull'addio di Luciano Spalletti dalla Nazionale: "L'unica cosa che non ha funzionato e nella quale la squadra non si è espressa bene secondo me è stata all'Europeo, fin lì c'erano state risposte buone, anche nella sfida con l'Ucraina. Qualcosina all'Europeo da rivedere probabilmente c'era, ma lui questo lo riconosce. Poi si è ripartiti con uno spirito nuovo e secondo me Spalletti ha fatto un anno giustissimo, da tutti i punti di vista. Secondo me l'epilogo è stato frutto esclusivamente di una sfortuna nel calendario. La prima partita è stata come una finale, che vale tutto, contro una delle squadre più in forma d'Europa. Con 5 giocatori che arrivavano da 5 'sveglie' della finale di CSpallhampions di tre giorni prima, poi con 2-3 assenti. La perdi in modo rovinoso, ma avevi veramente poche armi. Essendo così delicata ed avendola persa in quel modo, penso che abbia giocato un ruolo importante". Alti e bassi quindi: bene le qualificazioni all'Europeo e la Nations League, male l'Europeo e l'esordio nelle qualificazioni al Mondiale, che ha compromesso il primo posto nel girone.