"Dai Gianlu, manca tanto", da Vialli al discorso con Perin: l'esordio di Spalletti che non hai visto

I retroscena di Cremonese-Juve: ecco come il tecnico toscano ha vissuto i primi 90 minuti sulla panchina bianconera

Esordio vincente per Luciano Spalletti alla guida della Juventus. I bianconeri passano 2-1 in casa della Cremonese e vincono la seconda partita consecutiva in stagione: non accadeva da agosto. Successo che vale il sorpasso in classifica sul Como e l'aggancio al Bologna a quota 18 punti, a -3 dalla zona Champions. Ma come è stata vissuta la prima panchina in bianconero per l'ex ct della Nazionale italiana? Dazn, tramite il consueto programma Bordocam, ci consente di rivivere in prima persona i 90 minuti vissuti dal tecnico di Certaldo.

Il gol in avvio, Koopmeiners e Vlahovic

Comincia la partita. Spalletti dopo 36 secondi si alza già dalla panchina. Segno premonitore? Al secondo minuto la Juve va subito in vantaggio con Kostic, e un attimo prima della rete il tecnico sussurra qualcosa. Al gol rimane impassibile, poi inizia a dare le prime indicazioni: "Sempre a Koop". Bisogna cercare Koopmeiners, schierato a sorpresa braccetto di difesa come regista mascherato, che deve essere la prima scelta quando si cambia gioco: "Il passaggio da terzo a terzo, il terzo opposto libero dalla linea difensiva". Poi Spalletti inizia a chiedere la palla lunga verso Vlahovic: "Dusan dietro le spalle. Lo fa sapere anche allo stesso attaccante serbo: "Preparati Vlado". La tattica funziona: alla prima verticalizzazione importante, Vlahovic arriva a calciare col destro, sbattendo contro il muro di Audero, il quale in seguito devia sul palo un tiro da lontano di Locatelli.

Da Thuram a Openda

Spalletti continua a chiedere intensità alla squadra, e se la prende con Thuram quando quest'ultimo rallenta la manovra. Non gradisce i palloni persi in uscita e lo esclama: "Ma perché perdiamo tutte queste palle". Il tecnico cambia la posizione di Openda, facendogli un chiaro segno del 2 con le dita: deve giocare davanti accanto a Vlahovic. Poi un altro richiamo a Thuram, che sbaglia i tempi della pressione, favorendo una ripartenza dal basso della Cremonese. "Io non posso andare", dice il centrocampista francese ai compagni. Ma Spalletti è chiaro: "Devi andare!", gli urla facendo ampi gesti. Il primo tempo finisce così.

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© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

La rete del raddoppio e il dialogo con Perin

Nella ripresa la Juve si abbassa un po' e Spalletti non gradisce: sbraccia, passeggia nervosamente e si lamenta di alcune potenziali occasioni non sfruttate da Vlahovic. Rabbia e disperazione dopo un errore difensivo di Gatti e uno offensivo di Openda: quest'ultimo lascia spazio a Conceicao per il primo cambio nelle file bianconere. Dopo un altro gol sbagliato da Vlahovic, il tecnico calcia via una bottiglietta. Alla fine il secondo gol arriva grazie alla ribattuta di Cambiaso: anche stavolta Spalletti non esulta e ne approfitta per dare indicazioni a Koopmeiners, chiedendogli di non salire troppo. Spalletti inizia a pensare ad altri cambi. Dopo un confronto con lo staff, chiama a sé Perin, uno dei leader dello spogliatoio. "Adzic ci sta bene in questa partita qua?", chiede il tecnico. Il portiere lascia intendere che può essere un'opzione: "Fisicamente è una bestia, è forte".

La preghiera finale

Alla fine entra proprio Adzic, assieme a Joao Mario, ed esce un Thuram che riceve i complimenti del mister. La Juve perde palla in alto, subisce la ripartenza della Cremonese che trova il gol con Vardy. Spalletti si lamenta col quarto uomo: "Ma è fallo!". Poi dice a Locatelli di andare a parlarne con l'arbitro Chiffi, il quale, dopo un breve dialogo con la sala var, fa cenno che il gol è buono. Ultimi minuti di sofferenza. Su una punizione in zona d'attacco per la squadra di casa, Spalletti sussurra: "Dai Gianluca, è ancora bella lunga", in riferimento al compianto Gianluca Vialli, figlio di Cremona e leggenda della Juve. Nel recupero si arrabbia con il quarto uomo e Chiffi per una rimessa laterale invertita, beccandosi il giallo e gridando: "Ma come fai a non vederlo!?". Fischio finale, la Juve vince e Spalletti va a scusarsi con l'arbitro in mezzo al campo per la sfuriata precedente. Nel giorno del 128° compleanno della Juve, Spalletti vince al debutto in panchina: nel complesso può ritenersi soddisfatto.

 

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Esordio vincente per Luciano Spalletti alla guida della Juventus. I bianconeri passano 2-1 in casa della Cremonese e vincono la seconda partita consecutiva in stagione: non accadeva da agosto. Successo che vale il sorpasso in classifica sul Como e l'aggancio al Bologna a quota 18 punti, a -3 dalla zona Champions. Ma come è stata vissuta la prima panchina in bianconero per l'ex ct della Nazionale italiana? Dazn, tramite il consueto programma Bordocam, ci consente di rivivere in prima persona i 90 minuti vissuti dal tecnico di Certaldo.

Il gol in avvio, Koopmeiners e Vlahovic

Comincia la partita. Spalletti dopo 36 secondi si alza già dalla panchina. Segno premonitore? Al secondo minuto la Juve va subito in vantaggio con Kostic, e un attimo prima della rete il tecnico sussurra qualcosa. Al gol rimane impassibile, poi inizia a dare le prime indicazioni: "Sempre a Koop". Bisogna cercare Koopmeiners, schierato a sorpresa braccetto di difesa come regista mascherato, che deve essere la prima scelta quando si cambia gioco: "Il passaggio da terzo a terzo, il terzo opposto libero dalla linea difensiva". Poi Spalletti inizia a chiedere la palla lunga verso Vlahovic: "Dusan dietro le spalle. Lo fa sapere anche allo stesso attaccante serbo: "Preparati Vlado". La tattica funziona: alla prima verticalizzazione importante, Vlahovic arriva a calciare col destro, sbattendo contro il muro di Audero, il quale in seguito devia sul palo un tiro da lontano di Locatelli.

Da Thuram a Openda

Spalletti continua a chiedere intensità alla squadra, e se la prende con Thuram quando quest'ultimo rallenta la manovra. Non gradisce i palloni persi in uscita e lo esclama: "Ma perché perdiamo tutte queste palle". Il tecnico cambia la posizione di Openda, facendogli un chiaro segno del 2 con le dita: deve giocare davanti accanto a Vlahovic. Poi un altro richiamo a Thuram, che sbaglia i tempi della pressione, favorendo una ripartenza dal basso della Cremonese. "Io non posso andare", dice il centrocampista francese ai compagni. Ma Spalletti è chiaro: "Devi andare!", gli urla facendo ampi gesti. Il primo tempo finisce così.

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