TORINO- Quei cinque anni trascorsi in Italia gli sono rimasti nel cuore. E al muscolo cardiaco, per convenzione, non si comanda. Sarebbe bello chiederlo, giusto per avere qualche ragguaglio in più, a Ezequiel Lavezzi che, a 29 anni, vorrebbe rientrare nel Bel Paese, se non fosse che il contratto che ancora lo lega per due stagioni al Paris Saint-Germain non si può stracciare in un amen, sebbene il rinnovo sembri solo un’utopia. Perché balla una “discreta” quantità di soldoni - 5 milioni netti, comprensivi di bonus - e poi va fatta la tara ai rapporti, attualmente non così limpidi, fra la Juve e gli emiri. Colpa della querelle Coman, che ha bloccato pure l’affare Rabiot e che rappresenta un bel fardello sulla schiena di chi non avrebbe remore a prendere il Pocho e portarselo a casa.
Volontà e realtà
Già, a Massimiliano Allegri l’ex argentino del Napoli piace da impazzire sin dai tempi rossoneri, ma Beppe Marotta è chiamato a far di conto e dunque l’affare si preannuncia, al momento, difficile. Non impossibile, tuttavia, anche se fosse una trattativa-lampo condotta negli ultimi giorni di mercato, qualora Lavezzi godesse di uno spazio sempre più ridotto nella considerazione di Laurent Blanc (sabato, in fondo, ha giocato per un tempo e mezzo solo per via dello stop di Ibra). E la visita dell’emissario bianconero al Parco dei Principi (anche per visionare Javier Pastore, sì titolare ma non “a vita”) è stata “condita” da sensazioni positive: non è un mistero, infatti, che il Pocho non sia incedibile né che il giocatore sia innamorato dell’Italia, di Milano, ma soprattutto di un top club con vista Champions (e nella sfida i campioni d’Italia avrebbero via libera). Alla Juve, in sostanza, Lavezzi direbbe subito sì, fermo restando che la concorrenza marchiata Premier incute sempre un certo timore. L’argentino, in caso di addio, chiederebbe tuttavia di incassare lo stesso stipendio parigino.
Il piano
Considerato il fatto che nessun big è in lista di sbarco (e ogni riferimento ad Arturo Vidal non è casuale), la strada che in corso Galileo Ferraris pensano di percorrere è quella di un prestito con obbligo di riscatto, in modo da limitare l’esborso a stretto giro di posta. La richiesta, per chi fosse interessato ad acquisire il cartellino di Lavezzi, si aggira sui 20 milioni, anche se soprattutto in questi ultimi giorni di trattative la cifra può scendere pure a 15 senza particolari scossoni. [...]
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Volontà e realtà
Già, a Massimiliano Allegri l’ex argentino del Napoli piace da impazzire sin dai tempi rossoneri, ma Beppe Marotta è chiamato a far di conto e dunque l’affare si preannuncia, al momento, difficile. Non impossibile, tuttavia, anche se fosse una trattativa-lampo condotta negli ultimi giorni di mercato, qualora Lavezzi godesse di uno spazio sempre più ridotto nella considerazione di Laurent Blanc (sabato, in fondo, ha giocato per un tempo e mezzo solo per via dello stop di Ibra). E la visita dell’emissario bianconero al Parco dei Principi (anche per visionare Javier Pastore, sì titolare ma non “a vita”) è stata “condita” da sensazioni positive: non è un mistero, infatti, che il Pocho non sia incedibile né che il giocatore sia innamorato dell’Italia, di Milano, ma soprattutto di un top club con vista Champions (e nella sfida i campioni d’Italia avrebbero via libera). Alla Juve, in sostanza, Lavezzi direbbe subito sì, fermo restando che la concorrenza marchiata Premier incute sempre un certo timore. L’argentino, in caso di addio, chiederebbe tuttavia di incassare lo stesso stipendio parigino.
Il piano
Considerato il fatto che nessun big è in lista di sbarco (e ogni riferimento ad Arturo Vidal non è casuale), la strada che in corso Galileo Ferraris pensano di percorrere è quella di un prestito con obbligo di riscatto, in modo da limitare l’esborso a stretto giro di posta. La richiesta, per chi fosse interessato ad acquisire il cartellino di Lavezzi, si aggira sui 20 milioni, anche se soprattutto in questi ultimi giorni di trattative la cifra può scendere pure a 15 senza particolari scossoni. [...]
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