TORINO - La caccia al top player, per la Juventus versione 2016-17 probabilmente ancora affidata a Massimiliano Allegri, passa per i cinquantamila cuori andalusi di Benalmadena - provincia di Malaga - prima di far tappa al parco di Valdebebas. E’ lì, tra il luogo di nascita di Isco e la Ciudad Real Madrid dove il ragazzo mette su muscoli e affina doti tecniche di primissima qualità, che gli uomini mercato bianconeri hanno già sostato qualche settimana fa, tra un contatto telefonico e un viaggio tramite emissari di fiducia nel cuore pulsante merengue. E’ lì, sul militare della capitale spagnola, che Beppe Marotta e Fabio Paratici fanno sentire la loro presenza, costante ma non invadente, concreta eppure tutt’altro che fastidiosa (visti i buoni rapporti tra i club). A 23 anni il fantasista dal nome e cognome infiniti (Francisco Román Alarcón Suárez) sta vivendo la terza stagione con i blancos: la più sofferta, di sicuro.
FUTURO - Trenta presenze tra campionato, Champions e Coppa del Re: quattro reti e nove assist nel bilancio, qualche panchina di troppo, soprattutto nel breve intermezzo semestrale di Rafa Benitez. Con l’arrivo di Zinedine Zidane, che ha subito espresso il desiderio di rilanciarlo, lo spagnolo ha ritrovato fiducia, anche se gli spifferi realisti raccontano di una situazione lontana da una definizione precisa: nel senso che non v’è certezza che il trequartista/ala (destra o sinistra che sia) rimanga alla base, mentre pure il futuro di Zizou è seriamente a rischio in caso di mancato successo in Europa, dove il Real è ancora in corsa. Già, il resto (delle competizioni) è... andato.