Juve, da Bernardeschi a Ramsey: i risparmi per rinforzarsi

Il club vuole ridurre gli stipendi per avere più margini di manovra. E' la strada per permettersi i big, ma non solo
Juve, da Bernardeschi a Ramsey: i risparmi per rinforzarsi© Marco Canoniero

TORINO - L'idea è chiara nella testa di Maurizio Arrivabene e di Federico Cherubini: utilizzare i soldi risparmiati da ingaggi onerosi per rinforzarsi sul mercato senza gravare ulteriormente sul bilancio. Ormai la sostenibilità è il mantra del club (e non soltanto della Juventus) per far fronte alla crisi dovuta alla pandemia, agli obblighi dell’Indice di liquidità e ai nuovi paletti imposti dal fairplay finanziario. E ritrovarsi in casa un tesoretto di oltre 30 milioni permette alla dirigenza bianconera di, per esempio, soddisfare le richieste economiche di Paul Pogba e di Angel Di Maria. I mancati rinnovi di Paulo Dybala e di Federico Bernardeschi, come la rinuncia al riscatto di Alvaro Morata (anche se la società bianconera spera di arrivare comunque all’attaccante spagnolo senza però spendere i 35 milioni pattuiti nel 2020 con l’Atletico Madrid) vanno visti in questa ottica. E seguono la scia varata già a gennaio con l’acquisto di Dusan Vlahovic a fronte però delle cessioni al Tottenham di Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur.

I conti sono presto fatti: Dybala guadagnava 7,5 milioni netti, Bernardeschi 4,5 e Morata 5. In totale sono 17 milioni in meno (quasi il doppio se si considera il lordo) nel monte ingaggi da destinare ad altri stipendi. Ma le strategie bianconere non finiscono qui. Oltre ad aver incassato il rinnovo al ribasso di Mattia Perin (da 2,3 milioni è sceso sotto i due) e aver detto addio a Giorgio Chiellini (3 milioni il suo stipendio), la dirigenza juventina è al lavoro per risolvere alcune situazione ingarbugliate.

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