Juve, operazione Zaniolo: l'ultimo assist di Dybala

Trattativa lunga e complicata, ma l’arrivo a Roma dell’argentino puà cambiare gli scenari
Juve, operazione Zaniolo: l'ultimo assist di Dybala© www.imagephotoagency.it

TORINO - Come uno dei suoi assist illuminanti oppure come uno dei suoi sinistri fulminanti, dal nulla: il passaggio di Paulo Dybala alla Roma è stato così, improvviso come un colpo classico dal repertorio de la Joya. Così i giallorossi accolgono un top player e i tifosi della Juventus alimentano la speranza che un altro top possa percorrere la stessa strada, ma al contrario. Il popolo bianconero ha un motivo in più per continuare a sognare l’arrivo a Torino di Nicolò Zaniolo e l’assist, come ai tempi ormai andati del periodo bianconero, può arrivare proprio da Dybala. Lo spazio in avanti si restringe e Nicolò, a questo punto, diventerebbe ancor meno indispensabile: Josè Mourinho può lanciare il tandem nuovo di zecca composto da Tammy Abraham, uno dei migliori centravanti che possa vantare il campionato italiano, e la Joya argentina, con Lorenzo Pellegrini alle spalle del duo d’attacco e dietro la diga composta da Matic e Cristante.

Una Roma da piani alti in cui Zaniolo avrebbe sì spazio, considerando gli impegni su tre competizioni, ma non da protagonista assoluto. Il club giallorosso in realtà confida ancora nella possibilità di sedersi al tavolo per ragionare sul rinnovo di contratto, approfittando anche di una ritrovata serenità: superata la freddezza dei primi giorni di raduno e ritiro, sono bastate un paio di amichevoli per ritrovare uno Zaniolo tirato a lucido con 7 kg in meno e subito decisivo in maglia giallorossa anche con la fascia di capitano attorno al braccio. I tifosi romanisti ovviamente non vogliono perderlo e Mourinho ragiona allo stesso modo: in questo senso vanno letti i colloqui sempre più frequenti tra lo Special One e Nicolò, ritenuto un patrimonio della società per primo dal tecnico portoghese. E anche le chiacchierate con i compagni, in particolare Pellegrini che è il leader carismatico della squadra. L’arrivo di Dybala modifica tuttavia lo scenario, almeno in parte: alza il livello della Roma in un’operazione a parametro zero e spiega quali siano le ambizioni giallorosse. Però... Tutto sta nella volontà di Zaniolo e del suo entourage: la missione di Mourinho e di Tiago Pinto sarà quella di convincerlo a restare, possibilmente rinnovando il contratto con una blindatura a prova di Juventus. Ma alla Continassa invece la possibilità di arrivare a Zaniolo resta viva, ancora di più considerando gli ultimi sviluppi del mercato bianconero, soprattutto in uscita. Dalla cessione multimilionaria di De Ligt al Bayern Monaco (favorita economicamente dall’uscita nel frattempo di Lewandowski in direzione Barcellona) sono in arrivo a Torino risorse sufficienti non soltanto per finanziare le operazioni in difesa (una sicura, due più che probabili) ma anche per piazzare almeno un altro colpo roboante dopo i super rinforzi che rispondono ai nomi di Pogba e Di Maria.

Zaniolo resta sempre in cima alla lista dei desideri juventini, ma serve riformulare l’offerta che finora era stata respinta: prestito oneroso con obbligo di riscatto e magari il ragionamento su una contropartita tecnica, mentre Tiago Pinto non ha mai abbassato la richiesta dalla cifra di 50 milioni cash senza giocatori da scambiare. La Juventus dal canto suo auspica che l’arrivo di Dybala nella Capitale avvicini Zaniolo e al tempo stesso spinga la società dei Friedkin ad ammorbidire le richieste. Dal punto di vista romanista, invece, l’innesto di Dybala non comporta l’automatica uscita dell’azzurro: la Roma valuterà eventuali rilanci della Juventus e nel frattempo non perde la speranza di allungare il contratto di Zaniolo. Ecco perché sarà molto pesante, nella bilancia della trattativa, l’opinione di Nicolò. La Juventus inoltre ha la necessità di liberare spazio con le cessioni per fare cassa, risparmiare attraverso il taglio di stipendi pesanti e alleggerire la rosa. La dirigenza bianconera non perde di vista Leandro Paredes per rinforzare il centrocampo e dare ad Allegri un’alternativa di qualità e respiro internazionale in regia: non è una priorità al momento, perché prima bisogna operare in uscita, e l’incastro con il Psg e Kean non è di semplice realizzazione.

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