Juve, a Udine la gara degli addii: in tre ai saluti, molti in bilico

Contro l'Udinese giocheranno l'ultima partita in bianconero Rabiot, Di Maria e Paredes, ma sono diversi i bianconeri a non essere certi del proprio futuro

TORINO - Sipario pronto a chiudersi, sulla stagione più che travagliata della Juventus e anche sull’esperienza in bianconero di più di un giocatore. Alcuni dei quali potrebbero ancora non saperlo. A Udine giocheranno l’ultima con la maglia della Juve Di Maria, Rabiot e Paredes, i primi due in scadenza di contratto e il terzo a fine prestito, destinato a non essere riscattato. E a non essere rimpianto. Qualche dubbio lo lascerà magari il Fideo (“Certo che se fosse sempre quello visto da gennaio a marzo...”), tanta amarezza invece Rabiot, esploso proprio nella stagione che porta all’addio: troppo costoso e troppo ambizioso per una Juve senza Champions e forse senza Europa.

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Tutti in bilico

Proprio la mancanza degli introiti della Champions League e forse delle coppe europee in genere (la Conference non cambierebbe granché), fa sì che la partita contro l’Udinese potrebbe essere l’ultima nella Juve per molti altri. Non per Dusan Vlahovic, non convocato per un problema muscolare, che l’ultima in bianconero semmai può averla giocata a Empoli il 22 maggio: è uno bianconeri che hanno più mercato (sulle sue tracce Bayern, Manchester United, Paris Saint-Germain e non solo) e che potrebbero fruttare un incasso importante. E alla Juve era arrivato per giocare la Champions. Le esigenze di bilancio, però, fanno sì che sia in bilico il futuro di molti: da Szczesny a Milik, il cui riscatto è ancora incerto. Come appare oggi il futuro della Juventus: ma da lunedì in casa bianconera si comincerà a ritrovare certezze.

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