Un centrocampista totale. Descrizione un po’ abusata, è vero, ma talmente calzante per Douglas Luiz che sarebbe sbagliato evitarla: perché il brasiliano, primo colpo ufficiale della Juventus 2024-25, è totale nel tempo, nello spazio e nell’azione. Totale nel tempo perché nella passata stagione con l’Aston Villa è riuscito a giocare 53 partite, di cui 49 da titolare, e in quella precedente 40 (36 dal 1° minuto), ma solo perché i Villains ne avevano disputate in tutto 41. Una continuità e una resistenza preziose per una Juventus che tornerà a giocare in Europa e con la nuova Champions disputerà almeno otto partite (ma punta a giocarne di più) e chiuderà la stagione tra giugno e luglio con il Mondiale per club negli Usa.
Douglas Luiz, l'analisi tattica
Totale nello spazio perché, come vedete nella heatmap Sofascore relativa all’ultima stagione nell’Aston Villa, dove giocava da centrale di sinistra nel 4-4-2 di Emery, è un giocatore capace di coprire tutto il campo. Abile ad abbassarsi sulla linea dei difensori per aiutare sia in impostazione sia in fase difensiva, altrettanto ad alzarsi sulla trequarti per rifi nire il gioco o a seguire l’azione per arrivare da dietro a chiuderla sui palloni rimessi dal fondo: situazione in cui ha segnato la maggior parte delle sue reti non da calcio piazzato. Totale nell’azione perché è capace di esprimersi ad alto livello in tutte le fasi di gioco: difensiva, di impostazione, di rifinitura, di finalizzazione e sui calci piazzati. Rigori compresi, specialità con cui ha segnato 4 dei suoi nove gol nell’ultima Premier e uno nei preliminari di Champions. I 5 su azione uniti ai 3 nel campionato precedente, in un ruolo in cui gli inserimenti vanno dosati, mostrano la sua capacità di rendersi pericoloso anche su azione, mentre il gol direttamente da corner e le due punizioni vincenti nella Premier 2022-23 descrivono l’efficacia del suo destro sui piazzati in genere.