Incompetenti
E quindi quello scudetto del 2006 rimarrà all'Inter, totem della rivalità (eufemismo) fra le due tifoserie, pur scolorendo il ricordo di quell'estate e il motivo di quella decisione. Allora Guido Rossi interpellò tre saggi (Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesi) per sapere come comportarsi con l'assegnazione dello scudetto tolto alla Juventus. I tre giuristi scrissero un dotto parere nel quale, fondamentalmente, sconsigliavano di assegnarlo ad altri dopo la revoca ai bianconeri, perché «le circostanze relative al caso di specie rendono opportuna tale non assegnazione» perché «ancorché senza prove certe, le irregolarità sono state di numero e portata tali da falsare l'intero campionato», quindi solo in presenza di «prove certe» di totale illibatezza del club ricevente il titolo si sarebbe potuto procedere con una nuova assegnazione. Il commissario Rossi, nel luglio del 2006, ritenne di avere quelle prove e assegnò il titolo all'Inter. E nessuno si è mai più preso la briga di giudicare il fatto che quanto emerso in seguito e riscontrato anche dalla procura Figc abbia messo quanto meno in dubbio quell'illibatezza. «Siamo incompetenti» è sempre stata la risposta, che interpretata con l'accezione comune e non giuridica del termine, in fondo è, di per sé, una risposta eloquente.