Juventus-Torino: Fagioli sul rapporto con Allegri e il ritorno di Pogba

Il centrocampista felice del tecnico: "Mi dà fiducia, spazio e consiglio. Sono contento di riabbracciare Paul: è un fenomeno in campo. Che goduria vincere il derby da titolare. Pensiamo a obiettivi minimi: abbiamo agganciato il Bologna, continuiamo così"
Juventus-Torino: Fagioli sul rapporto con Allegri e il ritorno di Pogba© LAPRESSE

TORINO - Nicolò Fagioli è ormai una conferma nel centrocampo della Juventus: ha deciso di restare in bianconero e il tempo gli ha dato ragione visto che sta trovando sempre più spazio e buone prestazioni. «Sono contento di aver trovato continuità anche se contro il Toro non ho fatto una bellissima partita, ho commesso qualche errore tecnico di troppo e, nel primo tempo, non trovavo la posizione giusta. Nella ripresa invece sono stato molto più a mio agio». A contribuire alla crescita del ragazzo sicuramente il rapporto speciale con Massimiliano Allegri. «E’ vero, sono contento del mio rapporto con Allegri, mi dà fiducia, spazio e continua a darmi consiglio in allenamento come in partita. In che cosa sono migliorato di più da inizio stagione? Nell’intensità in campo».

Juventino vero

Per un ragazzo tifoso della Juve è un’emozione giocare da titolare il derby e vincere. «E’ una goduria. Ma sono anche felice del ritorno di Pogba: adesso ce lo possiamo godere perché è un ragazzo bravissimo ed è un fenomeno in campo. Sappiamo quanto è stato difficile per lui stare così tanti mesi fuori dal campo».

La spinta in più

La vittoria in rimonta contro il Toro è sicuramente una spinta in più per affrontare domenica la Roma e giovedì il Friburgo in Europa League. «L’obiettivo era vincere il derby, perché dà morale, agganciare il Bologna, che era sopra noi in classifica. Ce l’abbiamo fatta, adesso testa alla partita con la Roma». La Juventus è salita al settimo posto, a quota 35 punti, la Champions è a dieci lunghezze e Fagioli ci crede. «Noi guardiamo all’obiettivo minimo che è sempre superare quella che sta sopra di noi. Dieci punti sono tanti, ma piano piano pensiamo a partita dopo partita, vincendo e sperando che quelle sopra facciano qualche passo falso».

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