Plusvalenze, Gravina e la carta Covisoc: “In Italia c’è la cultura del sospetto”

Il presidente della Figc si è espresso sulle ultime vicende legali che vedono coinvolta la Juventus

ROMA  - Il presidente della Figc Gabriele Gravina, nella conferenza stampa a margine del Consiglio Figc, ha risposto alla domanda in merito alle 'carte Covisoc' che la federazione ha consegnato ai legali di Cherubini e Paratici nell'ambito del caso plusvalenze, che ha portato alla penalizzazione di 15 punti ai danni della Juventus, ora al vaglio del Collegio di Garanzia: Nel nostro Paese c'è una cultura del sospetto diffusa. È una strategia, un metodo di lavoro che fa parte del nostro paese e mi stupisce che si segua questa cultura - aggiunge - Capisco le diverse strategie, ma è evidente il modo di lavorare all'interno della Figc che io ho dichiarato dal primo istante, tracciando perfettamente i contenuti di quelle due mail. Non c'è niente di strano, ho chiesto alla Covisoc di fare accertamenti per forme di studio e la Covisoc rileva, tutto qui. È una modalità operativa di studio che si è trasformata in una forma di esaltazione, una modalità per trovare un grimaldello".

Gravina: "Il campionato emetterà il suo verdetto, noi aspettiamo per una società"

Gravina ha ggiunto anche che: "Il campionato emetterà un suo verdetto che mi pare che il campo stia delineando in maniera molto chiara. Noi rimaniamo in attesa del giudizio del Collegio di Garanzia per una sola società. Ci sono altre verifiche da parte della procura, non so se saranno definite in questo campionato o in momenti successivi ma la giustizia deve seguire il suo corso".

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Gravina sulla candidatura Italia per Euro 2032

Il presidente è tornato anche sulla questione della candidatura dell'Italia per l'edizione 2032 degli Europei: "Siamo fiduciosi perché riteniamo che l’Italia stia predisponendo un dossier altamente qualificato e che non tiene conto solo della carenza, alla quale vorremo porre rimedio in tempi relativamente brevi, legata alle infrastrutture. E’ un paese, una nazione che ha dimostrato grandi capacità nell’organizzazione di grandi eventi - aggiunge - Le quattro partite di Euro 2020 ospitate a Roma hanno dimostrato grande attitudine nell’essere sempre pronti ad affrontare quello che ci viene chiesto da parte degli organismi internazionali”, ha aggiunto. C’è grande entusiasmo anche da parte di tutte le componenti nel condividere un percorso che ci vede impegnati con il ministro Abodi e il governo italiano per arrivare pronti al deposito del dossier con la speranza che sia supportato da un provvedimento di governo che darà rassicurazioni e certezze a chi giudicherà le nostra candidatura”.

Gravina in difesa degli arbitri

Gravina corre anche in aiuti degli arbitri dichiarando che che ci sarà una mano ancora più dura contro la violenza ai danni degli arbitri, con un inasprimento delle sanzioni che possono andare dalla radiazione dei responsabili fino a punti di penalizzazione in classifica per le società cui appartiene il tesserato: "L'idea è quella di tutelare sempre di più e nel miglior modo possibile la categoria dei giovani arbitri che subiscono violenze inaudite, non solo da calciatori ma anche da dirigenti. È chiaro che chi tocca l'arbitro dovrà uscire dal mondo del calcio. Sono pronto a impugnare qualsiasi sanzione che non sia esemplare - aggiunge - Abbiamo bisogno di rispetto del mondo del calcio, è fondamentale lanciare questo messaggio. A volte avvengono atti che superano anche la fantasia degli stessi protagonisti, una forma di esibirsi nell'amboito di un branco".

Gravina sul nuovo format della Supercoppa

La Supercoppa Italiana cambierà format a partire dall'edizione 2024 in stile "Final Four", una novità che il presidente della Figc approva: "Ho grande rispetto per il principio della democrazia e per chi ha responsabilità di fare delle scelte. Mi auguro che la Lega di A possa individuare un percorso virtuoso. Siamo i primi tifosi del successo della Lega di A: più guadagna, meglio sta tutto il calcio italiano. Ben venga qualunque forma di nuovi orizzonti".

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ROMA  - Il presidente della Figc Gabriele Gravina, nella conferenza stampa a margine del Consiglio Figc, ha risposto alla domanda in merito alle 'carte Covisoc' che la federazione ha consegnato ai legali di Cherubini e Paratici nell'ambito del caso plusvalenze, che ha portato alla penalizzazione di 15 punti ai danni della Juventus, ora al vaglio del Collegio di Garanzia: Nel nostro Paese c'è una cultura del sospetto diffusa. È una strategia, un metodo di lavoro che fa parte del nostro paese e mi stupisce che si segua questa cultura - aggiunge - Capisco le diverse strategie, ma è evidente il modo di lavorare all'interno della Figc che io ho dichiarato dal primo istante, tracciando perfettamente i contenuti di quelle due mail. Non c'è niente di strano, ho chiesto alla Covisoc di fare accertamenti per forme di studio e la Covisoc rileva, tutto qui. È una modalità operativa di studio che si è trasformata in una forma di esaltazione, una modalità per trovare un grimaldello".

Gravina: "Il campionato emetterà il suo verdetto, noi aspettiamo per una società"

Gravina ha ggiunto anche che: "Il campionato emetterà un suo verdetto che mi pare che il campo stia delineando in maniera molto chiara. Noi rimaniamo in attesa del giudizio del Collegio di Garanzia per una sola società. Ci sono altre verifiche da parte della procura, non so se saranno definite in questo campionato o in momenti successivi ma la giustizia deve seguire il suo corso".

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