Caso Osasuna, un precedente
Ed è proprio partendo da questo ragionamento che l'Osasuna aveva inviato lo scorso 14 luglio la propria memoria difensiva al Tas che, undici giorni più tardi, le ha dato ragione: "Alla luce delle nuove prove fornite dal club in difesa della sua partecipazione alla competizione, la UEFA ha concluso che l'Osasuna è stata vittima degli eventi accaduti quasi dieci anni fa e ha apprezzato l'iniziativa presa dall'istituzione per fare chiarezza". Rappresenta un precedente attraverso il quale il Tas premia la voglia di "fare chiarezza" di un club e sancisce che sarebbe stato ingiusto far pagare alla nuova società gli errori commessi da una cupola dirigenziale che non c'è più: "La decisione della UEFA e la ratifica del Tas pongono fine, sia nei tribunali ordinari che in quelli della giustizia sportiva, alla lotta che il club ha portato avanti negli ultimi due mesi in difesa dei propri diritti e di quelli dei suoi tesserati".
La Juventus attende la decisione della Uefa
Ora il prossimo pronunciamento dell’Uefa in merito al tabellone della Conference League riguarderà direttamente o indirettamente anche la Juventus. L’Uefa, infatti, sta per comunicare la propria decisione in merito alle indagini che ha attivato a seguito dell’inchiesta portata avanti prima dalla Procura di Torino - che a inizio settembre verosimilmente si vedrà togliere il fascicolo per il ricorso avanzato dalla difesa sulla competenza territoriale e tutto dovrebbe andare a Milano - e quindi dalla Procura federale per la parte legata alla veridicità dei bilanci, oggetto del settlement agreement controfirmato da Juventus e Uefa.