Nubi grigie si accalcano sopra la sede della Sampdoria, lì dove i militari del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza hanno effettuato nella giornata di ieri una perquisizione. Il provvedimento è stato emesso dal procuratore di Genova per ipotesi di reato risalenti al triennio 2019-2021, dunque sulla base di fatti riconducibili alla proprietà blucerchiata targata Massimo Ferrero.
L’autorità giudiziaria, in particolare, ha deciso di procedere per “false comunicazioni sociali, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, in relazione a compravendite di calciatori intervenute nel 2019 e nel 2020 tra Sampdoria e Juventus”. L’input, dunque, è arrivato dalla Procura della Repubblica di Torino, dai cui atti trasmessi – quelli relativi all’inchiesta Prisma sui conti del club bianconero – si ritiene ora “siano emerse ipotesi di plusvalenze fittizie e correlate ipotesi di false fatturazioni” in relazione ai passaggi di Audero, Peeters e Mulè in blucerchiato nel 2019 e di Francofonte, Stoppa, Gerbi e Vrioni in bianconero nel 2020. “Per effetto di tali operazioni si è ritenuto che i bilanci di esercizio della Sampdoria abbiano riportato l’esposizione di una minor perdita e di un maggior valore dell’attivo patrimoniale rispetto a quello reale”, si legge tra le carte dell’inchiesta.