Serie A, Lazio, dalla Romania ancora accuse di combine per il preliminare Champions 2007-08

Sotto la lente il preliminare di Champions del 28 agosto 2007 vinto 3-1 in rimonta dai biancocelesti.  Il presunto accordo segnalato dal Ministero della Giustizia romeno che indagava su vicende di corruzione esterne al calcio
TORINO - Sempre più accerchiato, Claudio Lotito ora deve fare i conti anche con le accuse che arrivano dalla Romania. Il sito “ProSport”, infatti, ieri ha rilanciato una notizia circolata già un paio di settimane fa circa una presunta combine tra la Lazio e la Dinamo Bucarest relativa alla gara di ritorno dei preliminari di Champions League che si disputò a Bucarest il 28 agosto del 2007. Nelle settimane scorse il sito sportivo aveva riferito dell’apertura, da parte del ministero di Giustizia romeno, di un fascicolo relativo al match: la presunta combine sarebbe emersa nel corso di un’inchiesta del dipartimento per l’anti-corruzione che sta indagando anche su altri fronti esterni al calcio. Questa volta, a poche settimane di distanza “ProSport” rilancia con la notizia dell’apertura di un’inchiesta da parte dell’Uefa. Cifre ballerine Al centro della combine ci sarebbe l’acquisto del difensore Stefan Radu, che giocò quel preliminare con la maglia della Dinamo: «Non vi sembra strano pagare 8 milioni per un giocatore romeno di 20 anni? Guarda caso la stessa somma che si otteneva passando il preliminare», la provocazione lanciata dall’allora allenatore dei romeni Rednic. In realtà la cifra che la Lazio ha pagato per Radu, secondo quello che ha dichiarato a bilancio, è decisamente inferiore: 900 mila euro per il prestito e 4,5 per il riscatto arrivando così a un totale di 5,4 milioni di euro. Una valutazione di mercato, peraltro, tutto sommato congrua per un giocatore già nel giro della Nazionale e sul quale c’era l’attenzione di molti club europei. Ma ci sarebbero altri risconti raccolti dagli inquirenti rumeni: secondo quanto riferito dall’ex azionista della Dinamo Bucarest Vladimir Cohn, l’ex presidente del club Cristi Borcea, ora in carcere per riciclaggio, insieme con l’ex tecnico e amministratore delegato Cornel Dinu, si recarono all’albergo che ospitava la Lazio per accordarsi sulla partita. L’andata all’Olimpico si era chiusa sull’1-1. Al ritorno a Bucarest, in vantaggio di 1-0, la Dinamo subì la rimonta biancoceleste nella ripresa fino alla vittoria della Lazio per 3-1 con il conseguente passaggio della squadra italiana alla fase successiva della competizione. Dunque una partita “falsata”, secondo Cohn, in virtù dell’accordo raggiunto tra i due club grazie appunto al trasferimento di Radu.

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