Lazio, lo scudetto ritrovato

L'avvocato Mignogna: «Le prove dicono che la Lazio merita il Tricolore del 1915»
Lazio, lo scudetto ritrovato

TORINO - La Lazio può vantare di essere la squadra che ha portato il calcio a Roma. Prossimamente potrebbe vantarsi anche di essere la squadra che ha portato il primo Scudetto nella Capitale.  
Ciò tuttavia non potrà accadere prima che si concluda una vicenda giuridico-sportiva che si trascina colpevolmente da anni. Esattamente dal 24 maggio 2015, giorno in cui l’Avvocato Gian Luca Mignogna, fondatore e presidente del Comitato Consumatori Lazio, rivendicava, in un suo articolo su Il Nuovo Correre Laziale, l’assegnazione dello Scudetto 1914-1915 ex aequo al Genoa e alla Lazio. Questo articolo è stato la mossa di apertura di una partita a scacchi tra il popolo Laziale, rappresentato dall’Avvocato Mignogna, e la Figc. Mossa seguita da una petizione con 35.000 firmatari e da una richiesta legale d’apertura di un procedimento di riesame inoltrata a Via Allegri.  
Una partita che proprio in questi giorni sta vivendo le sue mosse decisive, perché è del 30 gennaio scorso la decisione del presidente federale Gravina, di istituire «una Commissione che analizzi, con approccio storico/scientifico, le diverse richieste pervenute alla Figc riguardo l’assegnazione di scudetti di stagioni sportive dell’inizio del secolo scorso, partendo dal presupposto che la storia rappresenta la matrice comune che ci tiene uniti, nella vita di tutti i giorni e così deve essere anche nel calcio».  
L’incarico di coordinare questa commissione composta da ricercatori e professori universitari, che «possa finalmente dare valore al senso storico dei fatti e consentire a tutti di farsi la propria opinione senza preconcetti o precostituite posizioni faziose dettate dal tifo», è stato assegnato a Matteo Marani, vice presidente della Fondazione Museo del Calcio.
 
Iniziamo proprio da questa notizia che finalmente sblocca uno stallo che si trascina da tre anni.
 
«Sono molto soddisfatto perché, se questi sono i criteri cui si ispirerà la nuova Commissione, allora la Lazio ha ottime probabilità di vedersi cucito sul petto lo Scudetto del 1915».
 
Quali sono gli elementi che la rendono ottimista circa l’esito finale del riesame?
 
«Nel 2016 un parere vincolante della Commissione dei Saggi istituita dall’allora Presidente Federale, Carlo Tavecchio, sottolineò già come l’assegnazione dello Scudetto 1915 ex aequo a Genoa e Lazio fosse l’unica strada da seguire, visti i fatti nuovi e inoppugnabili e i documenti inediti depositati all’epoca in Figc mediante vari dossier emerotecari. Adesso bisognerà vedere se il parere della Commissione dei Saggi sarà recepito o meno dalla nuova Commissione, oltretutto lo stesso è stato rafforzato dagli ulteriori documenti ufficiali recentemente svelati grazie al ritrovamento del quotidiano ufficiale della Figc, L’Italia Sportiva, del quale si era persa memoria. Ma se anche si ricominciasse da capo, ritengo che le conclusioni sarebbero comunque le stesse. Ho fiducia nella nuova governance federale».
 
Ripercorriamo le tappe di questa minuziosa ricerca documentale.
 
«Quando nel 2015 ho inoltrato alla Figc la richiesta di assegnazione ex aequo a Genoa e Lazio dello Scudetto 1915, l’ho fatto sulla base delle conoscenze storiografiche all’epoca già note a tutti. Era l’anno del Centenario della Grande Guerra e lanciai sul web una petizione che ad oggi ha raccolto 35.000 firme che continuano ad aumentare. A dicembre 2016 ricevetti con gioia la notizia della formale apertura del procedimento di riesame da parte della Figc».
 
Alla luce dei documenti divulgati, la cui visione è disponibile sul sito Laziostory.it, l’attribuzione dello Scudetto 1915 anche alla Lazio sembrava un atto di giustizia quasi scontato. Invece cosa è accaduto?
 
«Mi fu immediatamente chiaro che, per ottenere la nomina della Commissione di Saggi che avevo richiesto, sarebbe stato necessario produrre agli atti dei documenti inediti, i cosiddetti fatti nuovi, che avrebbero potuto imprimere una svolta. Fu così che organizzai un’equipe di esperti, di storici e di ricercatori che si dedicarono al caso. Grazie al Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento riuscimmo a creare un primo dossier storiografico che legittimava in pieno i diritti dei biancazzurri. Ma la svolta ci fu a Marzo 2016 quando, insieme a Federico Felci e ai ricercatori del Centro Studi, scoprimmo l’esistenza de L’Italia Sportiva, quotidiano romano all’epoca organo ufficiale della Figc, di cui per oltre un secolo si erano perse le tracce».
 
Abbiamo già raccontato ieri la storia di questo antico quotidiano. Adesso approfondiamo le vicende del campionato 1914-15.
 
«Proprio leggendo tutte le copie disponibili de L’Italia Sportiva dell’epoca, trovammo finalmente le prove ufficiali scritte che confermavano che nel 1914-15 la Lazio fu Campione dell’Italia Centrale, diversamente da quanto riportato dalle fonti tramandate fino ai nostri giorni. Inoltre si L’Italia Sportiva del 3 marzo 1915 rinvenimmo anche un comunicato ufficiale della Figc che stabilì l’annullamento della pre-finale meridionale Internazionale Napoli-Naples per irregolarità di tesseramento di 2 giocatori. Pertanto la partita tra la Lazio e la vincente di questa sfida fu annullata determinando automaticamente che la Lazio sarebbe stata la finalista per la conquista dello Scudetto contro la vincente del campionato del nord Italia. Fu la svolta che portò la Federcalcio a nominare la Commissione di Saggi per esprimersi sul caso e poi quest’ultima a rendere il parere positivo e vincolante sullo Scudetto 1915 ex aequo a Genoa e Lazio come unica soluzione alla questione giuridico/sportiva che avevo sollevato. Solo recentemente, invece, grazie al lavoro di ricerca del Centro Studi, abbiamo che L’Italia Sportiva del 18 giugno 1920 sancì, nero su bianco, che nel 1914-15 la Lazio fu Campione d’Italia Centro-Meridionale ed unica finalista nazionale certa e ufficiale del campionato 1914-15. Sempre in una copia de L’Italia Sportiva dell’11 ottobre 1920, inoltre, abbiamo trovato la notizia che tale quotidiano era organo ufficiale della FIGC per l’Italia Centrale e Meridionale, notizia che investiva finalmente dell’ufficialità la conquista da parte della Lazio dello Scudetto del centro-sud Italia».
 
In pratica avete trovato il tassello mancante.
 
«Esatto. L’Italia Sportiva, organo ufficiale della Figc, documentò in modo inconfutabile i diritti calpestati della Lazio nella stagione calcistica 1914-15, con quello Scudetto che invece, in circostanze tuttora misteriose, alla fine risultò attribuito al Genoa anche se il Campionato del Nord Italia non risultava terminato perché mancava ancora una partita da giocare. Peraltro, anche la delibera federale relativa all’assegnazione dello Scudetto 1915 al Genoa non è mai stata trovata, come ammesso per iscritto dalla stessa Figc».
 
E’ il caso di citare tutti coloro che hanno lavorato a questa minuziosa ricostruzione.
 
«Voglio ringraziare in ordine sparso, oltre ovviamente il Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento, il mio prezioso collega avvocato Pasquale Trane, e poi Federico Felci, Emiliano Foglia, Fabio Belli e tanti altri che hanno contribuito a scoprire che la storiografia ufficiale ci ha mentito clamorosamente per cento anni.
 
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