Lazio, Inzaghi: «Preferivo giocare la finale di Coppa Italia a fine campionato»

Il tecnico piacentino promette battaglia: «Voglio l'Europa, ma dal campionato». Con la Samp, però, «mancheranno Radu, Milinkovic e Luis Alberto»
Lazio, Inzaghi: «Preferivo giocare la finale di Coppa Italia a fine campionato»© Marco Canoniero

FORMELLO (Roma) - Riscattato il recente, opaco trend con la vittoria a San Siro col Milan, valsa la finale di Coppa Italia (la quarta negli ultimi sette anni), la Lazio si rituffa sul campionato a caccia duell'agognata qualificazione in Champions, accarezzata per mesi e quasi del tutto compromessa. Simone Inzaghi sa che la trasferta del Ferraris con la Sampdoria è l'ultima chance, crocevia della stagione, come ammette lo stesso tecnico piacentino nella conferenza stampa della vigilia: «Abbiamo l'obbligo di sapere che per noi mancano sei partite, tutte e sei devono essere delle finali. Ci aspettano gare certamente non semplici, ma noi dobbiamo affrontarle nel migliore dei modi. Vogliamo l'Europa anche attraverso il campionato. Abbiamo commesso un errore dopo la vittoria con l'Inter, pagando qualcosa a livello psicologico e mollando la presa. Mi ero raccomandato di non farlo e l'ho fatto di nuovo ora, non deve succedere a una squadra matura come la nostra, non dobbiamo mollare un centimetro».

RISCATTO - Cos'è cambiato dal Chievo al Milan? «Innanzitutto che siamo rimasti in undici. In dieci uomini a Milano non avremmo fatto la stessa partita, lo stesso vale per il Chievo: se fossimo rimasti in undici forse avremmo vinto. Comunque dobbiamo solo guardare avanti. Abbiamo raggiunto la terza finale in cinque anni, è un ottimo obiettivo. Ora pensiamo alla Samp, poi ci sarà l'Atalanta, il Cagliari e a quel punto si penserà alla finale di Coppa Italia. La finale? È una partita che può lasciare delle ripercussioni alle squadre, quindi avrei preferito giocarla alla fine, a campionato concluso. Ma il calendario è stato fatto così...».

IMMOBILE - Capitolo dedicato al bomber campano: «A Milano ha fatto una grandissima partita: ha servito l'assist a Correa e fatto tanto lavoro senza palla. Bisognerà valutare le sue condizioni, ha giocato tanto ma stamattina mi ha detto che ha recuperato bene. Ho l'obbligo di gestire tutti. Anche Correa ha fatto mezzo tempo col Chievo e avrei voluto risparmiarglielo, perché non era al 100%. Comunque c'è Caicedo, mi dà grandi risposte e non è stato facile lasciarlo fuori a San Siro perché era reduce da due gol. Io sono l'allenatore e ho l'obbligo di fare le scelte che reputo più giuste. Tutti e tre insieme? Ci ho pensato, è una soluzione che si può adottare o a partita in corsa o dall'inizio».

ASSENZE - Con la Samp non ci saranno Milinkovic Luis Alberto: «Sono due assenze importanti come le altre. Purtroppo non ho mai potuto avere l'intera rosa a disposizione. All'andata spesso è mancato Lucas Leiva, ora non c'è Milinkovic oltre a qualche squalifica di troppo. Bisognerà sopperire alle assenze e chi giocherà lo farà bene. In difesa? Devo ancora scegliere. Mancheranno RaduLukaku Durmisi ma ho cinque giocatori a disposizione e cercheremo la soluzione migliore. Badelj? Lui gioca davanti alla difesa, ma ha dimostrato che può fare la mezzala. Certamente ha caratteristiche simili a Lucas Leiva. Può esserci una chance per lui, ma anche per Cataldi e Jordao. Deciderò domani».

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