Leader Acerbi: la Lazio è la sua dimensione ideale

Il centrale guida la difesa meno battuta del campionato (21 gol), ha fermato Ronaldo e Lukaku. Ma la sua vittoria più importante è stata contro il tumore
Leader Acerbi: la Lazio è la sua dimensione ideale© Getty Images

ROMA - Rappresenta uno dei molti volti della Lazio. Quello della normalità. Perché Acerbi, non ha il killer instinct del capocannoniere Immobile (26 reti in 24 gare, in stagione sono 32, nazionale compresa) in testa alla classifica della Scarpa d'Oro. Non ha la tecnica sopraffina del Mago Luis Alberto, capace di tramutare tutto ciò che passa dai suoi piedi in pericoli per gli avversari. Non ha di certo la forza e la prepotenza fisica del Sergente Milinkovic-Savic, tornato alla ribalta come nell'estate di un paio di anni fa, quando venne definito Mister 100 milioni. Non ha nemmeno l'esperienza del regista Lucas Leiva, né lo spunto e la capacità di saltare l’uomo del Tucu Correa o la freschezza e la velocità di Lazzari. Acerbi infatti è un giocatore diverso, proprio come questa Lazio è una squadra diversa da tutte le altre. Acerbi è il ragazzo della porta accanto, quello sprovvisto di fisico scultoreo, dato perso per il calcio e capace invece, da solo, di ritirarsi su e tornare, una volta indossata la maglia biancazzurra della Lazio, quello che potenzialmente è sempre stato: un leader.



Acerbi, classe '88, è infatti il leader della difesa meno battuta del torneo con appena 21 reti al passivo. Ha fermato Cristiano Ronaldo, s'è ripetuto l'altra sera con Lukaku. Il salvataggio nel finale, con tanto di volo in area sulla conclusione del belga, equivale ad un gol. Quello più importante Francesco l'ha però segnato sei anni fa, quando ha smesso di avere paura. Lo ha rivelato ad inizio stagione, nel momento in cui s'è sentito pronto per parlare del tumore che lo ha colpito ai testicoli.

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